Roma – Luigi Merlo, presidente di Federlogistica-Conftrasporto, torna a gamba tesa sulla minaccia che si è fatta più che esplicita con le minacce di attacchi ai siti da parte del collettivo russo di haker Killnet.
A finire nel mirino dei pirati informatici russi ci sono le aziende di trasporto e logistica, le dogane, il trasporto ferroviario, gli aeroporti e i terminal portuali.
E’ ancora il caso di ricordare che Federlogistica-Conftrasporto aveva evidenziato settimane orsono i pericoli derivanti dalla fragilità di sistemi troppo vulnerabili per i quali è oggi indispensabile e urgente accelerare le azioni di protezione preventiva, utilizzando le risorse per la digitalizzazione in via preventiva proprio per proteggere il sistema logistico e portuale italiano.
“Deve essere anche messo a punto in tempi rapidissimi – chiede il presidente di Federlogistica-Conftrasporto – un progetto di formazione che consenta al sistema di disporre di quelle figure professionali di alto livello che sono indispensabili per una mappatura e un aggiornamento costante sui pericoli cyber e sulle misure di reazione agli stessi”.
E conclude con questa ipotesi non troppo peregrina: “Se ai ritardi derivanti dal black out dei porti cinesi dovessero sommarsi le conseguenze di un cyber attack efficace ai nodi strategici del nostro sistema logistico e portuale, l’economia dell’intero Paese subirebbe un colpo mortale, in un momento già caratterizzato da una estrema fragilità e debolezza”.