Venezia – E’ stato approvato il nuovo regolamento per le concessioni demaniali marittime dal Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale.
Il documento, oltre a recepire i criteri valutativi voluti dal MIMS per il rilascio di concessioni alle imprese portuali, rappresenta l’elemento in grado di abilitare l’avvio di una nuova stagione per le concessioni demaniali identificando in maniera più puntuale i requisiti richiesti e le valutazioni alla base del rilascio delle concessioni stesse. I criteri per l’ottenimento delle concessioni sono gli obiettivi di traffico e di sviluppo della modalità ferroviaria, nonché la capacità di assicurare le più ampie condizioni di accesso al terminal per gli utenti e gli operatori interessati; la sostenibilità e l’impatto ambientale del progetto industriale proposto e livello di innovazione tecnologica; la previsione di iniziative di partenariato con centri di ricerca e istituzioni universitarie; la definizione di investimenti infrastrutturali e sovrastrutturali, attrezzature e tecnologie anche in coerenza con gli strumenti di pianificazione e programmazione nazionale di settore; la capacità di assicurare un’adeguata continuità operativa del porto; un piano occupazionale che comprenda anche indicazioni sull’utilizzo della manodopera temporanea.
Il comitato che ha approvato il nuovo regolamento per le concessioni demaniali marittime è composto da Fulvio Lino Di Blasio, Presidente dell’Autorità, Antonella Scardino, Segretario Generale, Piero Pellizzari, Direttore marittimo del Veneto-Capitaneria di Porto di Venezia, Giuseppe Roberto Chiaia, per la Città Metropolitana di Venezia e Maria Rosaria Anna Campitelli, per la Regione Veneto, presenti per il Collegio dei Revisori dei Conti, Emanuela Capobianco, Adriano Zanghi Buffi e Romina Giuseppa Barbato.
“Abbiamo raggiunto – ha spiegato a Seareporter il Presidente dell’ADSPMAS, Fulvio Lino Di Blasio – un nuovo e importante risultato, frutto di un proficuo confronto con il Comitato di Gestione e con tutti i soggetti riuniti nell’Organismo di partenariato, tra i quali i terminalisti, i sindacati, gli operatori e le varie associazioni ivi rappresentate. Un nuovo esempio della costruzione condivisa del porto del futuro, perfettamente coerente con le prospettive di sviluppo degli scali del sistema portuale come delineate nel Piano Operativo Triennale 2022-2024”.