Mar Rosso: Israele apre un ponte terrestre di emergenza per evitare gli Houthi

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Gerusalemme – Per evitare attacchi da parte degli Houthi e la fuga dei carichi  attorno al Capo di Buona Speranza, Israele ha aperto un ponte terrestre per container attraverso Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita e Giordania.

La rotta è già operativa sebbene non si tratti di un test del Corridoio Economico tra India, Medio Oriente ed Europa (Imec), che costituisce il cosiddetto Global Gateway e che, con il sostegno di Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e India, resta un’alternativa alla Nuova Via della Seta cinese, dove è anche la Russia a giocare un ruolo di primo piano.

Le merci containerizzate, provenienti da Cina, India, Thailandia e Corea del Sud, entrano attraverso i porti di Jebel Ali (Dubai) e Fujairah, negli Emirati Arabi Uniti, e Mina Salman, in Bahrein. L’obiettivo finale del progetto è collegare il ponte terrestre al porto di Haifa nel nord di Israele e Port Said in Egitto in modo che le merci possano continuare verso l’Europa.

L’altra faccia della medaglia è che il percorso stradale che attraversa Arabia Saudita e Giordania aumenterebbe anche il rischio di attacchi alle merci da parte di militanti iracheni o siriani allineati con l’Iran e quale potrebbe essere la mossa degli Houthi che non hanno ancora minacciato le risorse marittime degli Emirati Arabi Uniti né dell’Arabia Saudita.

E’ per queste incognite che la S&P Global Market Intelligence ritiene che i membri del Consiglio di cooperazione degli Stati arabi del Golfo potrebbero essere riluttanti a promuovere la rotta.

Fonte: Ship Mag

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