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Roma – Anche se resta confermato lo sciopero dei benzinai proclamato per il 25 e 26 gennaio si continua a trattare e domani giovedì 19 gennaio è in programma il nuovo incontro tra governo e rappresentanti sindacali.
Dopo il nulla di fatto all’incontro tenuto al ministero delle Imprese tra esponenti del governo (tra il ministro Adolfo Urso) e rappresentanti delle associazioni di categoria, il dialogo resta aperto e proseguono le trattative con in programma la nuova riunione per domani 19 gennaio.
Tra le altre questioni aperte, oltre alle accise, c’è la contrarietà dei gestori delle stazioni alla misura contenuta nel decreto legge Trasparenza che obbliga l’esposizione del prezzo medio nazionale accanto a quello praticato dal distributore.
La norma prevede pesanti sanzioni per i trasgressori, tra cui la chiusura dell’impianto fino a 90 giorni. Tra le ipotesi di compromesso ci sarebbe la proposta di pubblicare il prezzo medio nazionale non su un cartello ma su una piattaforma web e un codice QR.
Resta comunque fondamentale, tra le richieste dei gestori, la diminuzione delle sanzioni.
I gestori delle stazioni di servizio sono contrari alla misura (contenuta nel decreto legge Trasparenza in vigore dal 15 gennaio 2023) che obbliga l’esposizione del prezzo medio nazionale accanto a quello praticato dal distributore. La norma prevede pesanti sanzioni per i trasgressori, tra cui la chiusura dell’impianto fino a 90 giorni. Tra le ipotesi di compromesso ci sarebbe la proposta di pubblicare il prezzo medio nazionale non su un cartello ma su una piattaforma web e un codice QR. Fondamentale, tra le richieste dei gestori, la diminuzione delle sanzioni.