Milano – Il commercio globale si espanderà sopra alla media di lungo termine ma sarà esposto ai colli di bottiglia del lavoro e della catena di fornitura, resi ancora più gravi dalla variante Omicron.
E’ quanto emerge dal report di Euler Hermes, società del Gruppo Allianz e leader mondiale dell’assicurazione crediti.
La previsione di crescita del commercio globale, in termini di volumi, sarà del +5,4% nel 2022 e del +4,0% nel 2023.
Ma nel breve periodo, i focolai di Omicron manterranno elevate le discontinuità di fornitura e le pressioni sui costi.
Nei prossimi due-quattro mesi si prevede che una parte del valore aggiunto perso dai settori più colpiti (le cui possibilità di lavoro da remoto sono scarse o assenti) e la maggiore inflazione legata alla catena di fornitura a causa dei deficit produttivi dalla Cina causino circa un terzo dell’inflazione in aumento a 1,5-2,0% nell’Eurozona, negli USA e nel Regno Unito.
Tuttavia si aspetta ancora una svolta nella seconda metà dell’anno per i seguenti motivi:
- il raffreddamento della spesa dei consumatori per i beni durevoli, dovuto ai cicli di sostituzione più lunghi e allo spostamento verso comportamenti di consumo sostenibili;
- le minori carenze di approvvigionamento grazie al ritorno delle scorte ai livelli pre-crisi o addirittura sopra ad essi nella maggior parte dei settori;
- i tempi di consegna più brevi, in quanto una maggiore capacità rende meno pesanti i vincoli di trasporto.