Linea Rossa del Tour Golfo dei Poeti: sui bus scoperti la Costa di Ponente, Portovenere e l’altra città visti da vicino

Tempo di lettura: 5 minuti

PORTOVENERE – LA SPEZIA – Proseguiamo nella presentazione del nuovo Tour Golfo dei Poeti a bordo di bus turistici scoperti in funzione dalla prossima primavera nei Comuni della Spezia, Portovenere e Lerici.

Il Tour comprende due linee, la rossa (La Spezia-Portovenere) e la blu (La Spezia-Lerici). Qui anticipiamo, dopo la prima, la seconda parte della linea rossa, dalla Spezia per Portovenere.

Nel lasciare la Città della Spezia il bus transiterà su Viale Amendola, su Via Fieschi (zona stadio) e infine sulla Strada Napoleonica, direzione Portovenere.
Percorso alternativo da valutare: transito all’interno dell’Arsenale militare dall’ingresso su Piazza Chiodo. Uscita da Porta Ospedale e infine transito sulla Napoleonica, direzione Portovenere.

Il collegamento tra La Spezia e Portovenere e le altre località costiere sul promontorio (come Cadimare, Fezzano e Le Grazie) è avvenuto per secoli con la barca a remi oppure a piedi lungo lo stretto litorale.
Nel 1812 Napoleone dà l’avvio alla costruzione della strada provinciale La Spezia – Portovenere, che ancor oggi si chiama appunto “strada napoleonica”. Nei piani di Napoleone l’Arsenale militare sarebbe dovuto sorgere nelle insenature naturali lungo il promontorio che porta a Portovenere; quindi, era necessario un collegamento più veloce e strategico tra le
diverse località della zona. Anche se l’Arsenale non venne mai realizzato secondo i piani di Napoleone, la strada rappresenta ancora oggi un’importante opera per la viabilità locale.

Alle porte di Portovenere si incontra una piccola borgata marinara, Le Grazie, dove la popolazione autoctona è dedita dai secoli all’arte della costruzione d’imbarcazioni e della pesca. Oltre alle attività legate al mare alle Grazie si trovano numerose cave di marmo Portoro, alcune di esse tuttora in attività.

Di importanza artistica e religiosa è da citare la presenza del Santuario della Madonna delle Grazie, una piccola chiesa in stile gotico circondata alle spalle da un vasto uliveto e raggiungibile tramite una scalinata. La chiesa venne edificata presumibilmente da un gruppo di monaci di San Colombano che, provenienti dalla vicina isola del Tino, si stabilirono nell’insenatura delle Grazie intorno all’XI secolo.
Di grande rilievo archeologico è infine la villa residenziale di epoca romana del Varignano, situata nell’insenatura delle Grazie, alle pendici del colle Muzzerone ed aperta sul mare in un paesaggio di grande bellezza. Questo ci fa capire che già in antichità questa zona venne scelta come villeggiatura da ricche famiglie romane.

2° fermata Portovenere (via Olivo n°343) Fermata per: borgo medievale, Chiesa S. Lorenzo, Chiesa S. Pietro, Castello Doria, Traghetto Isola Palmaria e Cinque Terre.

Portovenere è il comune più piccolo della provincia spezzina e nel 1997 è stato inserito tra i patrimoni dell’umanità dell’UNESCO, insieme con le isole Palmaria, Tino, Tinetto e le famosissime Cinque Terre. Il paese sorge all’estremità meridionale di una penisola, la quale, distaccandosi dalla frastagliata linea di costa della riviera ligure di levante, va a formare la sponda occidentale del Golfo dei Poeti.
Anche se le origini più antiche del borgo vengono fatte risalire sino al VI secolo a.C. e alla presenza dei popoli Liguri, le prime datazioni storiche di Porto Venere risalgono al 150-160 d.C.
Il nome latino del borgo (Veneris Portus) deriva dal tempio dedicato alla dea Venere Ericina, che sorgeva sul luogo stesso su cui oggi è la caratteristica chiesa di San Pietro. La dedica a Venere era probabilmente legata al fatto che, secondo il mito classico, la dea era nata dalla spuma del mare, abbondante proprio sotto quel promontorio.

La sua storia, dal Medioevo a oggi, è legata essenzialmente a quella della Spezia e a Genova. Infatti, il dominio della Serenissima risale sin dal XIII secolo. Tra l’Ottocento e il Novecento divenne un’apprezzata località di villeggiatura e meta di artisti e letterati: tra i suoi visitatori più celebri si ricorda Lord Byron, al quale è dedicata una grotta. Ancora oggi è considerata una
meta turistica di punta del panorama spezzino e ligure.
Il borgo conserva ancora i caratteri peculiari di un insediamento di pescatori, con abitazioni alte e colorate. Tra gli edifici storici più importanti vanno citati: la chiesa di San Lorenzo, anche conosciuta come Santuario della Madonna Bianca e risalente al XII secolo, e la chiesa di San Pietro arroccata sulla roccia del promontorio delle Bocche di Portovenere, eretta tra il V secolo e il XIII secolo in stile gotico genovese. La chiesa di San Pietro è il “cristiano tempio” citato da Eugenio Montale in una suggestiva poesia, dedicata
proprio a Portovenere.
A definire il panorama di Portovenere è però l’imponente molte della Fortezza, anche chiamata Castello Doria. Situata sull’altura rocciosa che domina il borgo marinaro, è considerata una delle più maestose architetture militari edificate dalla Repubblica di Genova nel Levante ligure. Il castello, risalente al 1161, fu al centro di successivi lavori di ampliamento e di rimodernamento tra i secoli XV e il XVII. Oggi è visitabile.
Dal Borgo si possono raggiungere tramite battello le vicine isole: la Palmaria, il Tino e il Tinetto, nonché le Cinque Terre, che se raggiunte via mare offrono una vista suggestiva alle bellezze naturali della riviera spezzina.
Rientro verso La Spezia transitando sulla via Napoleonica.
Nel promontorio delle Grazie è sito il bastione del Varignano, costruito nel 1724 come Lazzaretto e magazzino per le merci dalla Repubblica genovese. Con il dominio napoleonico divenne sede del comando militare del Golfo.
Con il Regno d’Italia divenne anche carcere e ospedale militare e nel 1862 ospitò Giuseppe Garibaldi per le cure mediche dopo la giornata dell’Aspromonte e ancora, nel 1867, dopo la battaglia di Mentana.
Nel 1910 divenne la sede dei Palombari della Regia Marina e durante le Guerre Mondiali il forte fu sede dei reparti incursori subacquei della Marina che vi si addestrarono per le loro imprese belliche. Oggi il complesso del Varignano è sede del Raggruppamento Subacquei ed Incursori “Teseo Tesei”, il Comando al quale fanno capo il Gruppo Operativo Subacquei ed il Gruppo Operativo Incursori della Marina Militare Italiana.
Alle porte della città per chi proviene da Portovenere, sorge lo stadio intitolato ad Alberto Picco, alpino caduto eroicamente nel corso della Prima guerra mondiale.
L’impianto sportivo comunale venne realizzato al termine della Prima Guerra Mondiale su un’area concessa dalla Marina Militare e nei primi anni Trenta venne costruita la caratteristica entrata monumentale in pietra scura, che fu successivamente completata con le sculture di due atleti in pieno stile razionalista.
3° Fermata Viale Fieschi (presso Porta Ospedale)

Fermata per: Centro storico (via del Prione, Museo Lia, Museo Etnografico etc.).

La piazza del mercato, posta lungo il centralissimo Corso Cavour, a metà strada tra la città storica e il quartiere umbertino, rappresenta uno dei principali luoghi della vita sociale ed economica della città.
L’imponente copertura che caratterizza questo grande spazio urbano venne realizzata tra il 2003 e il 2006 e vuole ricordare sia le onde del mare sia le vele di una nave, simboli della città della Spezia. Da questa fermata è possibile raggiungere, passeggiando lungo Corso Cavour, la piazza Beverini, su cui sorgono Palazzo Biassa, antico palazzo nobiliare, e la chiesa abbaziale di Santa Maria Assunta, la cui consacrazione risale alla prima metà del Quattrocento.
Da questa fermata è possibile raggiungere in pochi minuti anche il Museo Lia, inaugurato nel 1996 per ospitare le numerose opere d’arte donate in vita dal collezionista Amedeo Lia al Comune della Spezia. L’edificio in cui ha sede il museo, che sorge su via del Prione, è l’antico complesso conventuale dei frati
minimi di San Francesco di Paola, costruito a partire dal 1616.

Transito per Viale Amendola e Viale Italia. Sulla destra del Viale Italia si sviluppa la storica passeggiata a mare della città, intitolata a Costantino Morin e adornata con palme e composizioni floreali. Da qui si può godere di una veduta panoramica del golfo dei Poeti e dalla sua banchina partono i battelli con destinazione Portovenere, Cinque Terre e Lerici.
La prima domenica di agosto di fronte alla passeggiata si svolge il Palio del Golfo, storica manifestazione della città.

Infine, al confine con la passeggiata, si estende perpendicolarmente il molo Italia, caratterizzato dalla presenza dell’iconico faro rosso. Dalla passeggiata si può inoltre raggiungere, tramite il Ponte Thaon di Revel, il Porto Mirabello, attracco per yacht e imbarcazioni di lusso.

Rientro in Largo Capitan Fiorillo (nella foto) da dove si era partiti.

(3 – continua)

Condividi :

Altri Articoli :

Iscriviti alla nostra newsletter