Roma – Il riconoscimento della Commissione Europea delle ragioni dell’Italia contro lo stop ai mezzi pesanti imposto dall’Austria ha aperto, come si sa, la via al ricorso alla Corte di Giustizia Europea, annunciato dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini.
Ma quali sono i tempi? Presenti tutti i sindacati degli autotrasportatori e il consigliere diplomatico di Salvini, Giovanni Donato, è stato deciso che la presentazione formale del ricorso si avrà prima della pausa estiva subito dopo che le associazioni di categoria avranno inviato i dati utili alla stesura del documento a cura dell’Avvocatura dello Stato.
Il ricorso ha l’obiettivo di rilevare i disagi subiti agli autotrasportatori italiani a seguito dei divieti e le limitazioni imposti dal Land del Tirolo sul transito dei veicoli pesanti lungo il Brennero, restrizioni che, secondo la Commissione Europea, violano i principi di libera circolazione delle merci sanciti dagli articoli 34 e 35 del Trattato dell’Unione Europea.
Il problema è che per avere una decisione della corte si dovrà attendere non meno di un anno, per cui si stanno studiando, sempre da parte delle associazioni di categoria misure atte ad incidere nel frattempo sui divieti che danneggiano l’economia italiana e non solo.