Le proposte di Cgil, Cisl e Uil: chiediamo più formazione e più controlli per la tutela della salute e della sicurezza

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LA SPEZIA – Assemblea sindacale unitaria questa mattina All’auditorium dell’Autorità di Sistema portuale del Mar Ligure Orientale sulle proposte di Cgil, Cisl e Uil sulla sicurezza sul lavoro.

Introdotta da Fabio Servidei, Uil, moderata da Mirko Talamone, Cisl e conclusa da Mirko Oliano, responsabile nazionale amianto della Cgil., l’assemblea si è conclusa con una conferenza stampa con Luca Comiti, Cgil, Mirco Talamone, Cisl e Fabio Servidei, Uil.

Questi i dati di partenza: dall’inizio del 2022 sono quasi 600 i morti sul lavoro, una media di 3 al giorno. Più di 400.000 le denunce di infortuni e una crescita di più del 7% per le denunce di malattie professionali. Lo scorso anno le ispezioni nelle aziende hanno evidenziato irregolarità per il 69% delle aziende controllate. Per salute e sicurezza sul lavoro si arriva al 77% di irregolarità.
E questo con una quantità di organi di controllo e vigilanza ridicola per 1.600.000 imprese.

In Liguria abbiamo avuto da gennaio a giugno 2021 oltre 9000 infortuni, ma negli stessi mesi del 2022 oltre 15.000, per un incremento del 70%.

Da qui le proposte. Secondo Cgil, Cisl e Uil tutti i finanziamenti alle imprese, che aumentano per l’attuazione del PNRR, devono essere condizionati ad investimenti in salute e sicurezza sul lavoro.
Deve essere previsto e preteso che le imprese di ogni settore seguano criteri di qualificazione (anche attraverso il modello della patente a punti) e che sia vincolante applicare anche negli appalti privati, così come è stato riconfermato per gli appalti pubblici solo i contratti collettivi di lavoro stipulati da Associazioni Sindacali comparativamente più rappresentative.

Chiediamo formazione e addestramento per tutte le lavoratrici ed i lavoratori, per tutti i tipi di contratto, all’inizio dell’attività lavorativa, prima di adibire alla mansione. Vogliamo la formazione per i datori di lavoro quale requisito per l’avvio o l’esercizio dell’attività d’impresa.

E’ essenziale il rafforzamento dei controlli da parte del sistema vigilanza INL, ASL, INAIL, INPS nelle aziende in termini di qualità, quantità e frequenza, e la realizzazione tra questi istituti coordinamento di un confronto e di collaborazione concreta e permanente che coinvolga anche le parti sociali.

Vogliamo la garanzia, anche attraverso l’azione ispettiva, dell’adozione della contrattazione collettiva maggiormente rappresentativa a tutti i livelli: nazionale, territoriale e aziendale affinché siano estese in modo certo a tutti i lavoratori e le lavoratrici le tutele in tema di salute e sicurezza.

I lavoratori e le lavoratrici di oggi fanno i conti con un lavoro che cambia, con innovazioni tecnologiche e digitali, cambiamenti climatici, precarizzazione del lavoro, invecchiamento della forza lavoro. Chiediamo l’avvio di tavoli di confronto su questi temi, tra ministeri competenti, parti sociali ed istituti ed enti di ricerca. Va portata avanti l’analisi delle cause infortunistiche, delle tecnopatie e per la ricerca sui rischi emergenti; vanno affrontati i temi delle violenze e delle molestie sul lavoro come indicato dalle norme di legge e dai contratti nazionali.

E infine: “Vogliamo che la materia della salute e sicurezza sul lavoro entri nei programmi scolastici perché non sia solo una conoscenza di norme ma si concretizzi il rispetto del valore della vita umano”.

 

 

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