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Roma – Si è svolta questa mattina l’audizione presso la VIII Commissione del Senato in merito all’iter di conversione del DL 68/2022 (cosiddetto MIMS III) nel corso della quale Assiterminal ha rappresentato le sue proposte.
Proposte che in estrema sintesi si concentrano sui seguenti tre temi:
- vorremmo imprimere un’accelerazione concreta sull’incentivazione all’intermodalità ferroviaria da e verso i porti, ampliando ovviamente la “vision” attraverso tutti i nodi di collegamento tra Reti TenT favorendo anche gli investimenti dei Terminal Operators sulle infrastrutture di collegamento ferroviario. La proposta normativa è aperta nei confronti di tutti gli stakeholder che hanno davvero interesse nello sviluppo efficace di una sostenibilità trasportistica, anche andando a rivedere i parametri che sino ad oggi hanno governato il ferrobonus. Si prevede infatti un successivo decreto direttoriale che possa, nelle forme e modalità più inclusive e orizzontali, entrare nel merito di misure sistemiche e non estemporanee o lasciate alla singola iniziativa (poche, a onor del vero sino ad oggi) di qualche illuminato Presidente di ADSP. Infine la proposta traguarda il 2025: volutamente un obiettivo target e verificabile!
- Siamo convinti che la transizione energetica si possa compiere solo attraverso un dialogo pubblico-privato, ovvero, domanda-offerta: nell’iter di conversione del DL 50 abbiamo già chiesto che i Terminal Operators possano far parte delle neo costituende (o costituibili) comunità energetiche; ora proponiamo un’ulteriore tassello che possa favorire, attraverso la creazioni di consorzi privati o misti quella spinta propulsiva che serve per rendere i porti davvero competitivi verso un “mercato” della sostenibilità ambientale in rapida evoluzione. Si, perché una efficace transizione energetica sarà anche un fattore di competitività commerciale!!
- Proponiamo infine una modifica nei criteri di adeguamento della misura del canone concessorio più aderente al contesto ma anche agli scenari: siamo reduci da un + 7,95% per il 2022 che ha in parte sterilizzato alcuni ristori del biennio covid e non vorremmo trovarci in analoga situazione il prossimo anno, con le attuali prospettive inflattive. Proponiamo pertanto uno stop&go che riteniamo molto più coerente e in linea al principio (su cui non ci arrendiamo) del riequilibrio economico finanziario
Nella foto Luca Becce Presidente di Assiterminal