LA SPEZIA – MARINA DI CARRARA – Si sono concluse in perfetta sintonia ed efficacia organizzativa, di modi e di tempi, nei Porti della Spezia e di Marina di Carrara tutte le operazioni di accoglienza dei migranti arrivati su due navi.
Questo è senza dubbio il bilancio di un fine settimana complesso ma soprattutto impegnativo che, nei due scali, condotto dalla regia dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale chiamata a gestire in tutti e due i suoi porti l’onere della destinazione decisa dal Ministero degli Interni dei 237 migranti giunti alla Spezia a bordo della Geo Barents di Medici senza frontiere e dei 95 giunti a Marina di Carrara a bordo della Ocean Viking, complessivamente 332 persone tra le quali presenze consistenti di minori non accompagnati.
Per tutto il corso delle operazioni hanno presenziato, alla guida dello staff dell’Autorità portuale, il presidente Mario Sommariva e il segretario generale Federica Montaresi, che hanno puntualmente informato dell’andamento dell’iter di accoglienza in ogni sua fase, dall’inizio alla conclusione, dando le informazioni essenziali sulle procedure che si stavano seguendo.
A conferma dell’efficienza è da rilevare – come ha fatto il presidente Sommariva – che le attività dei due porti sono proseguite regolarmente proprio grazie alla organizzazione interna ai due scali che hanno consentito agli enti e alle associazioni del volontariato di svolgere i loro compiti.
Anche sui tempi, come detto sopra, non ci sono stati contrattempi ma si è proceduto con la massima efficienza.
Alla Spezia, inoltre, fin da subito è stata messa a disposizione della Caritas l’ex stazione crocieristica dall’Autorità portuale per consentire ai migranti sbarcati di pernottare per la prima notte a terra, prima di essere trasferiti alle loro destinazioni in Italia o per i minori non accompagnati in una struttura in provincia della Spezia.
Altro discorso va fatto per Marina di Carrara dove è stata messa a disposizione per il pernottamento un padiglione di Carrara Fiere, sul lungomare della cittadina toscana, non lontana comunque dal porto.
Missione compiuta dunque che attende di essere conclusa in attesa dei complessi accertamenti in corso sulla nave Geo Barents che resta alla Artom da parte della Polizia di Stato supportata dalla Capitaneria di Porto. La nave insomma per ora resta a disposizione nel Porto della Spezia e si valuterà un suo eventuale spostamento in funzione delle necessità operative alla Artom se l’iter burocratico per consentire alla ONG di tornare a navigare dovesse avere tempi lunghi.
Spetterà alle autorità constatare se la legge sia stata rispettata, anche alla luce delle ultime affermazioni dell’equipaggio della Geo Barents: “Noi eravamo diretti alla Spezia, poi è arrivata la segnalazione di un natante in difficoltà. Lo abbiamo segnalato al governo italiano e non abbiamo avuto risposta. Constatato che non c’era certezza che altre navi fossero in zona siamo intervenuti”.
La nave, se si determinasse che il decreto non è stato rispettato, rischia il sequestro per due mesi e una sanzione che va dai 10 a 50 mila euro.
Nella foto il Presidente del Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale Mario Sommariva intervistato dall’inviato di Rai 3 Liguria con sullo sfondo la Geo Barents.