Le acciughe di Monterosso, ecco il piatto con il pane delle Cinque Terre

MONTEROSSO AL MARE – Le acciughe di Monterosso, un pesce azzurrissimo come il mare in cui vive, conosciute come “il pane delle Cinque Terre”.

Ad oggi, si continua a perpetuare la tradizione della salatura delle acciughe a Monterosso, un tempo compito delle donne dei pescatori. Questa tradizione, perfezionatasi nel XII secolo, ha dato vita e sapore ad un prodotto così comune da venir definito “il pane del mare”. Bastava mettersi una notte di estate con la lanterna in una piccola imbarcazione tra Punta Mesco e Punta Cavo affinché il plancton (di cui si cibano le acciughe) si illuminasse e attirasse i pesci nella rete.

In tempi antichi erano considerate una “valuta” perché, oltre ad essere consumate per il proprio sostentamento, venivano vendute o scambiate per beni di prima necessità.
Un viaggio nei due sensi per le acciughe, ieri e oggi

Dagli anni ’80 del secolo scorso sono diminuiti i pescatori, essendo che i principali punti di pesca sono diventati aree marine protette, ma la tradizione della salatura sopravvive e grazie all’afflusso dei turisti si può ancora trovare nella storica via Roma di Monterosso ristoranti e piccole botteghe che offrono questo prodotto.

La pesca intensiva o di massa è interdetta, ma grazie ai pescatori e alle associazioni locali si punta a ripristinare questo meraviglioso habitat marino con una modalità di pesca più sostenibile.
Seppur molte cose siano cambiate, ancora oggi tra le strade di Monterosso troviamo i barili in cui non molto tempo fa le donne estraevano il pesce post-salatura e lo preparavano per venderlo al mercato spostandosi a piedi o con il treno, le stesse vie che
portano oggi molti visitatori.

Niente sprechi per questo ritrovato “gioiello del mare”
Una procedura semplice, che richiede pazienza e dedizione.

Nella versione tradizionale, prima della salatura ai pesci vengono asportate la testa e le interiora, ai quali viene lasciata la lisca affinché le carni non si sfaldino, in seguito sono messi a raggiera in dei barili di castagno o in vasi di terracotta e vengono applicati il sale e una pressa per i successivi tre mesi.

Le acciughe, durante la salatura, rilasciano un liquido che sarà impiegato per la “colatura di alici”, un condimento elaborato e perfezionato per la prima volta dagli antichi romani.
Dopo il periodo di salatura, le acciughe vengono disposte in contenitori di vetro per essere conservate in salamoia.
Un pezzo di Monterosso a Tavola
Ovviamente non manca(va) la consumazione del pesce fresco, soprattutto nel periodo in cui c’è una certa abbondanza di questo prodotto.
Il mercato ittico della Spezia include tutto ciò che il Golfo ha da offrire, comprese le acciughe fresche di Monterosso, di cui il pescato è facile da trovare in estate.
Qui vi proponiamo una gustosa ricetta per preparare le acciughe fresche secondo la tradizione monterossina, eventualmente servito con un buon Vermentino.

Acciughe marinate al limone

Ingredienti
 1kg di acciughe fresche
 3/4 succo limone
 Olio extravergine d’oliva q.b.
 Uno spicchio di aglio (facoltativo)
 Qualche rametto di Prezzemolo tritato

 Sale un pizzico
 Origano, pepe, timo q.b.

Ma come si fa?

 Lavare le acciughe sotto l’acqua e togliere interiora, testa, lisca e aprirle a libro.
 Asciugatele molto bene e metterle in una pirofila, copritele con il succo di limone e lasciatele marinare per circa 2 ore

 Scolate la marinatura, tamponate leggermente le acciughe con un panno e metterle su un piatto

 Salatele e copritele con abbondante olio extra-vergine d’oliva, prezzemolo tritato, pepe nero, se si vuole origano, timo

 Copritele e lasciatele insaporire ancora un paio d’ore nel frigo prima di servirle.

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