“L’aumento dell’export dal Nord Italia spingerà in alto i traffici dei Porti di Genova e della Spezia”

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Sono stati più di 1.500 i partecipanti, provenienti da tutt’Italia, al Genoa Shipping Week, che si è chiuso con il convegno “Med 20-30, Il Mediterraneo come crocevia tra geopolitica, traffici e ambiente” e cioè che cosa sarà il Mediterraneo nei prossimi 10 anni.

Oltre ai 12 mini dinner privati organizzati dalle agenzie marittime e di brokeraggio, e ai convegni e tavole rotonde, con oltre mille collegamenti online, entrano inoltre nel bilancio di questa edizione con la sfida vinta di tutti gli eventi in presenza.

Ma si è chiuso soprattutto con la conferma delle previsioni che il Mediterraneo continuerà a essere centrale, la seconda area per crescita nei prossimi cinque anni dopo la Cina.

Previsioni che arrivano dallo studio del Centro studi Srm che peraltro annuncia una rilevante crescita nei prossimi cinque anni della movimentazione delle merci soprattutto del Porto di Genova e del Porto della Spezia. Per Genova si annuncia una crescita fino a 58,5 milioni di tonnellate nel 2026, per il Porto della Spezia la progressione sarà da 14 milioni di tonnellate di quest’anno fino ai 16-17 milioni tra il 2024 e il 2026.

E questo accadrà per la concorrenza di diversi fattori ma soprattutto grazie all’aumento dell’export delle aziende del Nord Italia di prodotti destinati a Stati Uniti, Cina e Paesi Arabi, in quadro di globalizzazione che si sta regionalizzando con la tendenza in atto di avvicinare i fattori della produzione. Questa crescita dei traffici interesserà ovviamente anche i porti del nostro Meridione.

 

 

 

 

 

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