L’analisi sulla drastica asimmetria di effetti prodotti dalla crisi sui diversi segmenti della supply chain logistica

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Roma – L’Almanacco della Logistica 2021, grazie alle eccellenti collaborazioni e all’innovativa descrizione del settore  in termini di numero di imprese e addetti, prova ad approfondire il quadro congiunturale di un anno di profonda crisi sociale ed economica causata dalla pandemia in corso.

Si è provato ad investigare, quindi, l’impatto di tale crisi sul nostro settore, e subito è balzato agli occhi un dato: la drastica asimmetria di effetti prodotti sui diversi segmenti della supply chain logistica.

In uno stesso porto ad esempio si osserva la tenuta o addirittura la crescita del traffico container, il crollo di quello delle rinfuse, la compressione di quello Ro-Ro, l’azzeramento di quello crocieristico.

Così come, nello stesso segmento dell’attività dei corrieri, per citare un altro caso, al grave ridimensionamento delle consegne b2b – in gran parte causato dalle perduranti chiusure di attività commerciali, ricettive, turistico ricreative e della ristorazione, oltre ai 59 drammatici giorni di lockdown totale del marzo aprile 2020- ha fatto da contraltare un’ulteriore poderosa crescita dell’eCommerce e delle consegne b2c.

Per cui in questo contesto, offrire al lettore una interpretazione omogenea e trasversale dell’impatto della crisi sul Settore sarebbe scientificamente improprio ed economicamente fuorviante. È ovvio comunque che ci siano diversi dati consolidati che fungono per noi da “punti di riferimento”: -9,7% in export, -12,8% in import, circa 60 milioni di tonnellate di merci movimentate in meno.

Ma da tali dati di cornice, non appare possibile avventurarsi in proiezioni “orizzontali” sull’intera logistics industry.

Questa crisi, forse per la prima volta e a differenza anche della crisi del 2008, non solo ha sortito diversi effetti sui segmenti della filiera, ma ha “spaccato” tali segmenti. Nonostante ciò, l’Almanacco continua e continuerà a raccontare la Logistica nelle sue diverse modalità “verticali” cercando di offrire una fotografia dettagliata e completa della movimentazione delle merci nel nostro Paese.

La sezione dedicata alla modalità Aerea è stata arricchita dalla ripartizione della tipologia di voli nei due principali hub italiani, Fiumicino e Malpensa. In questi abbiamo mostrato che, nel contesto di crisi e conseguente azzeramento degli aeromobili di lungo raggio operanti i voli intercontinentali passeggeri (Cargo Belly), il mercato ha risposto con l’attivazione di voli “full cargo” e con un’ulteriore accelerazione del traffico Courier, prevalentemente legato al già esistente trend di crescita dell’eCommerce. A questo è stato affiancato un approfondimento sulla tipologia di merce trasportata in entrata ed uscita.

Nel trasporto marittimo, alla consueta fotografia dei traffici nei diversi scali, è stato affiancato un approfondimento sulle integrazioni verticali delle shipping line nel contesto italiano e mondiale.

In ultimo, non per importanza, l’Almanacco si è impreziosito della collaborazione con UIR che è andato ad integrare la modalità ferroviaria per raccontare il mondo interportuale nel contesto delle reti TEN-T. Per meglio comprendere le dinamiche dell’eCommerce e di quanto questo pesi nel complesso dei consumi nazionali, la collaborazione con il Politecnico di Milano è stata integrata con il tasso di penetrazione dell’online rispetto ai consumi, totale e per settore di attività. Ampio spazio, come sempre, anche all’analisi del traffico su strada e su ferro.

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