L’ulteriore secondo ristoro forfettario di 121 mila euro stanziati dalla Regione Toscana per aiutare le imprese danneggiate dal crollo del ponte di Albiano Magra a causa dell’isolamento che si è aggiunto alle restrizioni imposte dalla pandemia è stato accolto, ovviamente, con favore ad Albiano e dal Comune di Aulla.
Ma il dopo crollo del ponte, a quindici mesi dall’evento, è visto anche come una criticità in più nel fragile sistema di collegamento per la Regione Liguria, segno che aggiunto al crollo sulla A6 Savona-Torino e alle gallerie di una emergenza che in una lunga intervista al Secolo XIX il presidente di Confetra Liguria Alessandro Laghezza definisce per quello che è: cronica. E che appunto non riguarda solo il nodo di Genova che credeva di dover fare i conti con il tragico crollo del ponte Morandi.
E’ lo stesso Laghezza a porre il problema che è estremamente serio in questi termini: “Il coordinamento di spedizionieri, terminalisti, trasportatori, corrieri e agenti marittimi, coordinamento al quale fanno riferimento oltre mille aziende, evidenzia come la prospettiva di anni di cantieri non possa essere affrontata con strumenti ordinari”.
A Laghezza ha risposto a stretto giro il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti sull’ipotesi di trovare, con il ministro Enrico Giovannini, una figura che gestisca questa “grave situazione”. E di un commissario straordinario ha parlato apertamente lo stesso assessore regionale Andrea Benvenuti come da noi riferito nel precedente articolo.
Tornando al via libera della Regione Toscana per un ulteriore ristoro forfettario massimo di 5.000 euro alle attività economiche e produttive extragricole danneggiate dal crollo del ponte di Albiano Magra, è questa una ulteriore risposta alle sollecitazioni del sindaco di Aulla Roberto Valettini, che aveva scritto al Presidente della Toscana Eugenio Giani sottolineando come, pur con l’apertura delle nuove rampe autostradali per l’accesso alla A12, le stesse imprese rimanessero isolate e tagliate fuori dal passaggio viario.
Appresa la notizia dell’ulteriore ristoro il sindaco Valettini, a nome dell’Amministrazione Comunale tutta, ha espresso ovviamente piena soddisfazione per il risultato ottenuto, “per l’impegno profuso nel convincere la Regione a stanziare nuovi contributi a beneficio degli albianesi, nella convinzione che per queste popolazioni si debba continuare a porre in essere azioni concrete e non espressioni di mera solidarietà“. Soddisfazione che è stata espressa anche dall’Assessore al Commercio e alle Attività Produttive del Comune di Aulla Giada Moretti ritenendo che sia “una nuova boccata d’aria fresca per le attività di Albiano dopo l’uscita di un primo bando, con le economie che ne sono derivate”. Ma ha aggiunto: “I nostri imprenditori hanno ancora bisogno di aiuto e il fatto che la Regione abbia confermato il proprio sostegno in questo tempo di attesa e sacrificio che ci separa dall’ultimazione del nuovo ponte, è certamente un segnale importante. Ad oltre un anno dal crollo del ponte e con la prospettiva di attendere fino ad aprile 2022 per avere il ponte nuovo – commenta Giada Moretti – è evidente che le imprese hanno ancora bisogno di aiuto. Ogni forma di sostegno è dunque ben accetta e la vicinanza dimostrata dalla Regione nei confronti delle nostre attività è un segnale molto importante“.
Nella foto: Alessandro Laghezza presidente di Confetra Liguria
Ricordiamo che la giunta aveva già licenziato all’inizio di giugno una proposta di modifica alle legge 59 con cui, un anno fa a luglio, la Regione era già intervenuta per sostenere le attività economiche del territorio, in grave difficoltà. Seguito l’approvazione della proposta da parte del consiglio regionale, su proposta dell’Assessore all’Economia Leonardo Marras, la giunta ha quindi proceduto alle indicazioni con netto anticipo sui sessanta giorni previsti all’avviso che sarà pubblicato da Sviluppo Toscana, società partecipata dalla Regione.
Su Albiano Magra si prevede che ai contributi già erogati si aggiunga adesso il nuovo ristoro destinato a tutte quelle imprese che hanno subito un calo di fatturato, rispetto alle 2019, di almeno il 30 per cento. “Il ristoro potrà essere cumulato rispetto a quanto già percepito e sarà uguale per tutti – ha dichiarato l’Assessore Marras.
Un’ultima considerazione di micro ma non per questo non meno importante situazione. Non sfugge infatti, dalle constatazioni in loco, che la soppressione di fatto del traffico pre crollo del ponte, non solo ha messo in difficoltà parecchi esercizi ma il rischio, dati i tempi di attesa, che possano essere costretti a cessare definitivamente l’attività.