LE GRAZIE – Al Varignano delle Grazie nel Comune di Portovenere si può visitare l’antica villa romana rimasta ben conservata negli anni, probabilmente l’unica che ha sopportato senza troppi compromessi il peso del tempo che passava.
Se siete tra coloro che amano il periodo romano, di certo non potete farvi sfuggire una visita all’antica villa; ma come ci si arriva?
Il nostro consiglio è quello di utilizzare l’autobus, per non rischiare di non trovare parcheggio soprattutto nei momenti di maggiore afflusso turistico. Per quanto riguarda l’utilizzo del bus dovrete recarvi in Viale Garibaldi e, alla fermata, prendere la linea P (La Spezia-Le Grazie Portovenere). Per coloro che non conoscessero il luogo, Le Grazie è un piccolo villaggio di pescatori che, grazie al Monte Muzzerone, viene protetto dal vento freddo del mare; questa condizione ha consentito la coltivazione di uva e olive. Che le grazie fosse un luogo con un clima mite lo si sapeva già da millenni ed è per questo che i romani hanno costruito una villa proprio in questa zona.
Parlando della villa del Varignano, è frutto del lavoro degli antichi romani i quali erano soliti a costruire grosse ville lungo la costa del mare Tirreno. Da Napoli alla Liguria quelle ville erano una rete commerciale dell’Impero Romano, abitate da ricchi mercanti che vendevano i loro prodotti.
Ovviamente il luogo prende il nome dal posto in cui sorge, appunto il Varignano il quale, dal 1967 al 1986 fu soggetto di scavi archeologici che ne portarono alla luce i resti. Come per gli edifici di Luni, anche qui ebbero la stessa sorte, con i materiali che venivano presi ed impiegati per la realizzazione di nuovi edifici come chiese o case. In passato, un’altra sua peculiarità era la sua posizione strategica in riva al mare grazie al quale le navi hanno potuto arrivare molto vicino alla villa, immagazzinare olio d’oliva e prendere a bordo tutto il necessario. Dopo che la villa fu abbandonata, gli abitanti delle Grazie riempirono con il terreno il piccolo golfo davanti alla villa.
Il tutto risale al I secolo a.C. quando era divisa tra l’area privata, chiamata thepars urbana, di 1320 m2, e un’area produttiva, la pars fructuaria (1760 m2). Le due macro aree erano separate da un cortile di 4800 m2 adibito alla pressatura delle olive.
La vostra visita guidata incomincerà dalla cisterna gigante in cui gli antichi romani immagazzinavano l’acqua dolce che scendeva dalle montagne la quale passava attraversa una fitta e complessa rete di canali ideata sempre dei romani.
Il tour proseguirà nella parte inferiore, la sopracitata pars fructuaria, il luogo di produzione dell’olio in cui si trovavano due presse e una “cella oleario”. Proseguendo si accede alla pars urbana, con bagni termali privati, piscine di acqua calda e fredda e una sauna. Si arriva così alle camere private. Purtroppo nella parte di ingresso si possono ammirare solo una piccola quantità di basi scultoree dato che negli anni 50 e 60 sono state rubate da alcuni turisti. Fortunatamente sono rimaste quasi intatte le zone dei mosaici, specialmente quello che si trova all’interno di una delle case che sono state costruite sulle fondamenta della villa. È così dettagliato e pieno di particolari che si rimane colpiti dalla maestosità e dalla capacità degli artigiani romani.
Inspiegabilmente è uno dei luoghi meno conosciuti della provincia spezzina ma se siete amanti della storia e dell’arte, una visita all’ antica Villa romana del Varignano è quello che fa per voi.