Milano – La società italiana del colosso della logistica e dei trasporti DB Schenker è stata messa in amministrazione giudiziaria per presunte infiltrazioni della ‘ndrangheta. La Schenker conta in Italia 1.400 dipendenti e 37 filiali.
Il provvedimento di controllo giudiziario è stato preso dalla Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Milano che ha accolto la richiesta dei pubblici ministeri della Dda Silvia Bonardi e Paolo Storari in seguito all’inchiesta della Guardia di Finanza di Milano e dei carabinieri del Comando di Como. Lo stesso provvedimento è stato emesso anche per Aldieri spa. Le due società e i loro manager non sono indagati.
Nelle indagini si evidenzia comunque “una condotta quanto meno gravemente negligente, per omesso controllo, posta in essere da esponenti della società” nei rapporti con Nicola Bevilacqua, condannato per associazione mafiosa, ritenuto affiliato al clan Mancuso di Vibo Valentia.
La ditta di trasporti di Bevilacqua, intestata alla moglie, avrebbe incassato per subappalti dalla filiale italiana della logistica fino a due milioni di euro.
Le indagini presero l’avvio dal sequestro nell’aprile del 2020 di trenta chili di droga su un camion di Bevilacqua che trasportava merce per conto di Schenker, al porto di Dover, in Inghilterra.