La presenza e il ruolo di forte innovazione e originalità nella logistica delle Associazioni del Porto della Spezia nei convegni nazionali, da Napoli a Venezia

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Ho incontrato Andrea Fontana rientrato dalla convention nazionale di Venezia sullo stato e sul futuro della portualità e della logistica e, in questo contesto, sul ruolo della comunità portuale spezzina.

Intervista di Enzo Millepiedi

“Ritengo importate che il nostro porto sia sempre più presente, con le sue associazioni di operatori portuali, nelle assemblee e nei convegni nazionali, come accaduto a Napoli, di recente a Genova e infine a Venezia, per più di un motivo”.

Così Andrea Fontana, Presidente dell’Associazione Spedizionieri del Porto della Spezia, che ci spiega appunto il perché di questa sua considerazione.

“Condividere idee e progetti e confrontarci in presenza con le altre realtà portuali e logistiche ha per me due significati: il primo è quello di valutazione, possibilmente condivisa, delle soluzioni che si propongono  e delle scelte che si fanno. Il secondo è che siamo in grado di partecipare e soprattutto contribuire a pieno titolo per quello che hanno rappresentato e rappresentano come innovatore di processi il nostro porto e la nostra logistica”.

A proposito di logistica, sembra che il suo ruolo e la sua strategicità siano stati finalmente capiti.

“Anche perché la logistica ha svolto un ruolo fondamentale nel periodo più duro della pandemia e continua a svolgerlo, in Italia, in Europa, nel mondo. Se ne sono resi conto tutti. Ora non dobbiamo disperdere questo patrimonio di attenzione e sviluppare e potenziare sempre di più tutto il sistema della logistica che è essenziale allo sviluppo del Paese”.

Dopo questa parentesi necessaria torniamo alla partecipazione ai summit della portualità?

“Certo. Anche perché dobbiamo essere consapevoli che intanto la presenza di spezzini è sempre più apprezzata. A Venezia per esempio abbiamo partecipato ai lavori Giorgia Bucchioni, Andrea Laviosa, Paolo Rinaldi e io, ed è intervenuta nel suo ruolo di Presidente della Commissione Infrastrutture e Trasporti l’onorevole Raffaella Paita. Un’altra presenza spezzina era quella di Luigi Merlo, Presidente di Federlogistica. E comunque abbiamo molto da raccontare agli altri”.

Molto da raccontare?

“Partiamo dal fatto che siamo il secondo porto italiano per la movimentazione di containers dopo Genova e prima di tutti gli altri, se non consideriamo ovviamente Gioia Tauro in quanto non è hub di destinazione delle merci.  Ma non c’è solo la quantità numerica a far tenere nella dovuta considerazione il nostro porto”.

I numeri e i volumi spiegano tanto ma appunto non tutto?

“Spiegano però che continuiamo ad operare con un terminal che è sempre nell’alta classifica dell’efficienza e non solo italiana. Cominciamo a spiegare i vantaggi dell’avere progettato, realizzato e attivato il primo e ancora unico Centro Unico dei servizi per la verifica a campione delle merci da parte di tutte le autorità deputate ai controlli. Si pensi che vantaggi ci sono nel concentrare in un solo luogo tutti i controlli, vantaggi sui tempi e di efficienza dei quali si è fatto il bilancio nel primo anno di attività”.

Come dire che efficienza qui fa da sempre rima con innovazione?

“In un porto senza molte aree a disposizione l’efficienza è fondamentale, irrinunciabile per la crescita. E per raggiungere e mantenere livelli di alta gamma non ci sono altre strade che una formazione e una innovazione costanti nelle impostazioni e nei processi. Che si possono esercitare grazie ad una comunità portuale coesa come siamo noi e ad un positivo rapporto tra imprese e associazioni di imprenditori private e gli enti pubblici, dall’Authority alle Dogane. E anche per la formazione siamo all’avanguardia: basti pensare che alla Spezia è in attività da trent’anni la Scuola Nazionale Trasporti e Logistica che ha preparato e prepara tutte le nuove figure professionali richieste dalle aziende, compresi, da ultimo, anche gli operatori delle ferrovie”.

Come è stato per il Centro Unico dei Servizi affidato dall’Authority alla gestione della società La Spezia Port Service?

“E come si può intuire il nostro Cus sta sollevando molte attenzioni in Italia e in Europa, con visite di studio che ci confermano quanto sia avanti la nostra progettualità. Ma siamo anche i primi, in tempi di accelerazione con il PNRR della transizione energetica, ad aver fatto rifornimento di gas da nave a nave. Credo che bastino questi esempi a far capire quanto può rappresentare il nostro sistema nella portualità e nel mondo della logistica. Ecco perché ritengo che la nostra presenza è importante per noi certamente ma anche per gli altri operatori o enti che siano”.

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