LA SPEZIA – “Lo portò in una locanda e si prese cura di lui”. E’ questa la scritta che si legge all’ingresso della Locanda del Samaritano inaugurata dalla Caritas diocesana della Spezia all’interno della Cittadella della pace, a Pegazzano.
E’ dal messaggio-insegnamento di questa parabola evangelica raccontata da Luca che è nata l’idea e poi la realizzazione della locanda dove ciascuno può trovare un luogo nel quale essere ospitato – ha detto don Luca Palei, direttore della Caritas – un sogno realizzato per una struttura che appartiene a tutti, nata dal prezioso contributo di diverse realtà.
La locanda potrà accogliere fino a ventissette persone senza dimora, dieci nel primo complesso inaugurato ieri – che avranno a disposizione camere doppie con bagno. Qui gli ospiti potranno trovare riparo e godere di una vera casa.
“Da oggi un senzatetto sa dove andare a dormire, dove potersi lavare, dove pranzare e cenare – dice il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini – in una città dal cuore grande”.
L’opera è stata co-finanziata dai fondi dell’8 per mille alla Chiesa cattolica, dal Comune della Spezia e da tante realtà del territorio: Fondazione San Venerio e Fondazione Carispezia, dalle donazioni sul Crowdforlife, piattaforma del gruppo bancario Crédit Agricole Italia, società e aziende del mondo della cantieristica nautica, come Sanlorenzo tra i principali – con Iren – finanziatori, presente con Massimo Perotti, e del mondo portuale come La Spezia Port Service, l’Associazione degli Spedizionieri Marittimi, Aspedo l’Associazione dei doganalisti spezzini e La Spezia Port Service, presenti all’inaugurazione con Andrea Fontana, Bruno Pisano e Salvatore Avena.
Per questo il vescovo Luigi Ernesto Palletti ha ripetuto che è un’opera che appartiene a tutti “a chi ha messo il mattone più piccolo e a chi ha messo quello più grosso. Un insieme che è diventata un’unità che risponde alle esigenze che riguardano la persona umana.