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San Gottardo – E’ tornata in funzione a pieno regime, dopo 13 mesi, la galleria ferroviaria di base, per passeggeri e merci, del San Gottardo.
Si tratta del passaggio alpino-chiave tra sud e nord tra Italia e Svizzera attraverso il quale i viaggiatori tornano a guadagnare un’ora sugli spostamenti fra il Ticino e la Svizzera tedesca. L’altra novità è quella dei collegamenti ogni mezz’ora.
Chiusa il 10 agosto del 2023 a causa del deragliamento di un treno merci, causato dalla rottura del disco di una ruota, è infatti ripreso il pieno esercizio attraverso i 57 chilometri della galleria ferroviaria più lunga del mondo, che collega non solo la Svizzera tedesca e il Ticino, ma anche il nord e il sud dell’Europa ed è fondamentale per la mobilità e la circolazione delle merci nel continente. E per gli spostamenti fra Ticino e Svizzera tedesca, i viaggiatori impiegheranno un’ora in meno, con treni ogni mezz’ora per tutta la giornata. Sono tornati in servizio tutti i collegamenti diretti con l’Italia: oltre a Milano e Venezia, anche Genova e Bologna sono di nuovo raggiungibili dalla Svizzera senza cambi.
E’ di nuovo attivo anche il collegamento da Francoforte a Milano, con treni che ora viaggiano via Zurigo anziché Lucerna. E il traffico merci riguadagna da 60 a 75 minuti per viaggio. I primi treni merci hanno potuto circolare di nuovo attraverso la canna est non danneggiata a soli 12 giorni dal deragliamento, seguiti da alcuni treni viaggiatori dopo meno di 2 mesi. Il numero di treni nei weekend per il traffico del tempo libero è stato aumentato gradualmente. Con la riapertura del terzo più a nord della galleria ovest, che era rimasto intatto, a marzo 2024 si è aggiunto anche un treno del mattino presto nei giorni infrasettimanali per i pendolari in partenza dal Ticino. La continua ottimizzazione dell’offerta è stata resa possibile dalla buona collaborazione tra le divisioni aziendali.
Le Ferrovie stimano che dal deragliamento del treno merci nella galleria di base del Gottardo il danno subito, comprensivo dei mancati introiti, ammonti a 150 milioni di franchi. Di questi, 140 milioni sono coperti da assicurazioni. A causa dell’entità dei danni, lo sgombero del tunnel ha richiesto un mese e mezzo. I lavori di ripristino hanno comportato il completo rinnovo di circa 7 chilometri di binari, con la sostituzione delle rotaie, di oltre 20 mila traversine. Nell’incidente erano deragliati 16 carri merci e per il ripristino dell’infrastruttura sono occorse 400 mila ore di lavoro in galleria. Hanno lavorato contemporaneamente nella galleria fino a 80 collaboratori e collaboratrici delle Ferrovie dello Stato e di aziende esterne.