LA SPEZIA – Una grande celebrazione, una festa della tradizione marinara spezzina, ma soprattutto un bellissimo riconoscimento del lavoro congiunto di due scuole.
Questo, in estrema sintesi, il racconto della mattinata a Ruffino, luogo deputato al nuovo varo del gozzo storico “Nazario Sauro”. L’imbarcazione, che era in disuso da decenni, è stata fatta tornare a nuova vita grazie alla collaborazione tra due scuole spezzine, la seconda Operatore del Legno del Cisita IeFP e il quarto anno dell’Istituto Nautico Capellini–Sauro, corso Capitani. Quest’ultimi hanno infatti affidato la loro barca d’epoca alle giovani, ma già sapienti, mani dei ragazzi aspiranti falegnami, che hanno dedicato le ore di laboratorio pratico al restauro e ripristino dello scafo in tutte le sue parti.
A guidarli Francesco Buttà, maestro d’ascia e docente di laboratorio del corso del CISITA, orgoglioso dell’impegno profuso dai ragazzi. “Insegnare significa trasmettere e in questa professione è fondamentale far apprendere la passione. Oggi è un grande momento per tutti, dai miei ragazzi che vedono il frutto del loro lavoro, a quelli dell’Istituto Nautico che ora la dovranno portare in mare. “
L’unione tra le due classi si è realizzata anche in una lezione teorico-pratica di alberatura a vela latina svoltasi qualche ora prima del varo, ulteriore momento per i ragazzi di confrontare conoscenze e competenze, ma anche idee e passioni.
Sull’esperienza si è voluto soffermare anche Antonio Fini, dirigente scolastico dell’Istituto Capellini Sauro, che si è detto “Felice di questa bella giornata, nata da una unità di intenti con una realtà formativa importante come il CISITA, che mi sento di ringraziare vivamente per l’eccellente lavoro svolto. Così come ringrazio tutti i miei collaboratori. professori, assistenti tecnici e i miei ragazzi naturalmente, che hanno contribuito alla realizzazione di un progetto così ambizioso.”
Nel gruppo del Capellini Sauro anche il docente e comandante del gozzo Bruno Maria Isoppo, fiducioso che l’imbarcazione si farà valere anche nelle competizioni del prossimo futuro.
Dalla parte di CISITA presenti la presidente Giorgia Bucchioni, la coordinatrice dei corsi triennali Federica Ragadini e il direttore Riccardo Papa, che ha voluto sottolineare quanto il lavoro dei ragazzi sia da considerarsi esemplare: ”Un momento importante che ha unito sistemi scolastici differenti, in una sinergia che è una delle chiavi per affrontare il futuro. È in progetti come questi che si avverte ancor di più l’importanza del saper collegare le filiere educative ai sistemi produttivi. È una linea direttiva che, grazie al supporto della Regione Liguria, percorriamo da sempre, sia con i corsi di formazione per gli adulti, che per i ragazzi”
Una riflessione completa della giornata viene dall’Assessore Ilaria Cavo, la quale, pur non potendo presenziare all’evento, ha voluto far sentire il suo sostegno ai ragazzi: “Questo varo unisce due esperienze importanti: quella della scuola tradizionalmente intesa e quella della formazione professionale che nel suo corso triennale IeFP coinvolge ragazzini ancora in età dell’obbligo scolastico. Da anni ripetiamo che questa non è formazione di serie B ma scuola con la S maiuscola che forma gli studenti a mestieri importantissimi come dimostrato oggi. La programmazione di un corso come l’operatore del legno alla Spezia è stata una scelta programmatoria di Regione Liguria. L’entusiasmo, la precisione di questi ragazzi oggi l’hanno ripagata in pieno e hanno dato un ritorno evidente a quello sforzo mantenuto negli anni di insistere su una figura professionale che sembrava fuori tempo e invece non lo è. C’è molto bisogno del saper fare, la formazione e l’impegno di questi ragazzi sono una risposta alle esigenze formative del mondo della Nautica che abbracciano tanti livelli, da questi corsi triennali fino alla specializzazione degli ITS“.
Il varo, ripreso dalle tv locali e in presenza anche di autorità come Mario Sommariva, presidente della Port Authority, ha avuto anche un momento emozionante, quando l’allievo della seconda Operatori del Legno, Danylo Kravchenko, di origine ucraina, ha messo a bordo della barca una bandiera della Pace, lanciando un pensiero anche gli amici e familiari lontani.
La mattina si è quindi conclusa con un sontuoso buffet, organizzato dagli allievi dell’Istituto Casini, a testimonianza ancora di più della possibilità della collaborazione tra le diverse scuole della Spezia. Ma la festa del Nazario Sauro continua. Domenica 20 marzo alle 15 sarà inaugurata al Cantiere della memoria, nel porto antico delle Grazie, la mostra fotografica (foto di Andrea Pavan) sul restauro e sul nuovo corso del gozzo, palestra formativa per i ragazzi. “Per l’occasione – spiega Corrado Ricci animatore del polo della cultura marinara – tornerà dove venne costruito, 55 anni fa, dal maestro d’ascia Aldo Carassale, estasiato dalla prova di impegno dei promettenti allievi del Cisita”