Bruxelles – “L’Unione europea conferma la struttura dei trasporti transfrontalieri impostata sui corridoi Ten-T, ma ritiene utile fare un tagliando che non va inteso come una semplice manutenzione, ma come l’occasione per potenziare il motore”.
A chi, dopo la bella notizia dell’inserimento del retroporto di Santo Stefano Magra, nella rete dei nodi dei corridoi Ten.T, quali potessero essere i tempi per un via libera definitivo, ecco un servizio completo di Piermario Curti Sacchi sulla rivista specializzata Trasporto Europa che spiega modalità e appunto tempi dopo che la Commissione europea il 14 dicembre 2021 scorso ha adottato una serie di proposte che hanno come obiettivo quello di modernizzare il sistema dei trasporti in ambito comunitario. Una tra queste riguarda la rete Ten-T per elevare lo standard dei servizi, incorporando la multimodalità e integrando l’elenco con un nuovo corridoio nord-sud nell’Europa orientale.
La rete Ten-T – ricorda Sacchi – è stata pensata per integrare ferrovie, vie navigabili interne, rotte marittime e stradali. Collega oltre 400 grandi città con porti, aeroporti e terminal ferroviari. Dal punto di vista del Trasporto merci ferroviario, per completare i collegamenti mancanti e modernizzare l’intera rete …
Ma soprattutto la Commissione europea prende atto che gli investimenti in corso su tutti i principali corridoi europei procedono a passo ridotto, non rispettando le previsioni di ultimazione lavori.
Per cercare di porre rimedio vengono stabilite una serie di scadenze intermedie da monitorare con attenzione e, se è il caso, da supportare con finanziamenti adeguati. La decisione assunta dalla Commissione è la conferma di quanto deliberato a giugno 2021 dal Consiglio Europeo con lo scopo di accelerare il completamento della rete transeuropea Ten-T semplificando le procedure di rilascio delle autorizzazioni…
Per chi volesse approfondire il sito è appunto TrasportoEuropa.