Il Porto di Marina di Carrara, grande finestra sul mare della Città dei marmi

Tempo di lettura: 4 minuti MARINA DI CARRARA – “Il porto di Marina di Carrara. Una finestra sul mare” è  il libro di Cristina Lorenzi, giornalista de La Nazione, Carte Amaranto editore, con il quale l’autrice ha ricostruito la storia dello scalo di Marina di Carrara e di pari passo la storia e l’identità della comunità marinella. di Enzo Millepiedi Doveva essere la cronaca sull’iter di un progetto. In realtà si è trasformata nella ricostruzione di un’intera comunità, particolare e unica. E’ spiegato in queste poche righe il senso di un’opera che non solo colma un vuoto, recupera una memoria, onora la storia che non è mai e solo quella limitata ai grandi o epocali eventi. Non solo? Sì, perché il libro risponde a quella che sta diventando sempre di più la politica (anche se io preferisco usare la parola filosofia o se volete la parola visione) della portualità, messa nero su bianco, praticamente un mantra, portualità chiamata all’attenzione ai rapporti con i territori e alla condivisione. Un dialogo e una interdipendenza peraltro che è imprescindibile, come la stessa Cristina Lorenzi dimostra quando ricostruisce la genesi del suo lavoro di ricerca: quella che avrebbe dovuto essere – racconta – la cronaca sull’iter di un progetto si è trasformata nella ricostruzione di una intera comunità. E’ in questo passaggio che va letta la prova del nove dell’imprescindibile dialogo che non può che affondare le sue radici nella storia stessa della comunità e del suo porto.  Raccontando il porto, che non è un’entità a sé, è stato più che naturale l’andare “volutamente” fuori tema e addentrarsi nel fascino del dialetto, delle usanze, dei costumi, dei mestieri. Solo in questo modo, allargando l’orizzonte, si sarebbe potuto chiudere il cerchio. E così è stato. “Abbiamo sentito il dovere di dare a Marina il giusto riconoscimento – dice ancora Cristina Lorenzi quando spiega l’obiettivo della sua fatica – dai tempi di Antonio Bernieri, dagli anni ’80, le vicende del litorale non erano più state raccontate secondo una documentazione storica e di ricerca  organizzata. Così attingendo in parte  dagli studi già fatti, integrandoli con altre nuove analisi,  abbiamo cercato di colmare il vuoto degli ultimi 40 anni con documenti e cronache di giornali, ma soprattutto con le dirette testimonianze dei protagonisti che hanno fatto la storia recente del porto. Abbiamo ricostruito progetti, vertenze, intoppi, battaglie e procedure che hanno accompagnato cadute e ascese del nostro scalo”.  E ancora: “Siamo partiti dai primi tentativi, a metà Settecento,  degli Estensi di realizzare quell’affaccio sul mare che trovò concretezza con la prima pietra soltanto nel 1922. Abbiamo attraversato rivoluzioni, restaurazioni, guerre, dittature e rivolgimenti politici: tutti quegli eventi dell’Europa non ancora unita, che ebbero echi e conseguenze dirette anche sulla nostra piccola città e sui suoi commerci internazionali”. Ed ecco la conferma quando, sempre Cristina, non sfugge alla logica di una interdipendenza profonda, articolata, intensa. E’ così che “dalla storia travagliata del porto è nata la storia di un’intera collettività ad esso legata a doppio filo: quella dei marinelli che, con le loro lotte, battaglie e lotte sindacali, hanno costruito Marina. Dal  primo pontile di metà Ottocento, voluto da William Walton, il lungimirante inglese che rivoluzionò la vita industriale e quindi l’assetto sociale dell’intera città, che fu portata dritta dritta nel futuro”.   Altroché fuori tema l’addentrarsi nel fascino del dialetto, delle usanze, dei costumi, dei mestieri dei primi marinelli, della nascita del piccolo borgo che ha consentito alla Città dei marmi di avere la sua grande finestra sul mare. E a tal punto che “ci siamo appassionati sugli usi dei primi marinai, dei primi pescatori, dei primi portuali e speriamo che, dalle pagine di questo libro, quella passione e quelle emozioni arrivino al lettore che avrà adesso un tassello in più per conoscere la storia di un’importante infrastruttura e della comunità che l’ha voluta e che le ha gravitato intorno”. Ed ecco che la genesi si è via via popolata entrando nella ricerca di oltre un anno impiegato per recupere antiche memorie, documenti, ascoltato presidenti, amministratori, portuali, armatori, spedizionieri, terminalisti,  scaricatori, piloti, ormeggiatori e ambientalisti. Un anno servito per leggere e riportare racconti di chi ha amato Marina e ha voluto fermare nero su bianco vicende e aneddoti con pubblicazioni che si sono replicate nel tempo. Un cammino a ritroso che ha ha fatto scoprire “l’origine di luoghi che fanno parte della nostra identità” fino ad arrivare alla storia recente per la quale “ci siamo affidati, nella ricostruzione, al resoconto diretto di chi ha avviato progetti, firmato piani e attuato disegni, alle narrazioni di chi in banchina ci ha trascorso la vita.  Siamo caduti nella rete e scoperto sul web dettagli inediti e importanti”. E’ così che “quella che doveva essere una cronaca sull’iter di un progetto, in realtà, si è trasformata  nella ricostruzione  di un’intera comunità, particolare e unica”. Che – puntualizza Cristina – “è uno dei compiti della storia: unire i puntini di date e avvenimenti con i colori, le passioni, il carattere degli uomini che li hanno determinati. Puntini fatti talvolta di sangue, di lotte, di battaglie, ma anche di scoperte e di progresso, di conquiste e di crescita”.  ************************ Maria Cristina Lorenzi, nata e vissuta a Carrara si è laureata  in Lettere classiche a Pisa. Giornalista professionista, lavora da oltre trent’anni  al quotidiano La Nazione da dove segue la cronaca di Carrara e dove ha imparato a conciliare  la passione per codici antichi e lingue che si credono morte con l’attualità di tutti i giorni, dalla politica alla cronaca nera, all’economia, alla cultura. ‘Il porto di Marina di Carrara. Una finestra sul mondo” è la sua seconda pubblicazione. Segue “Oltremare. Racconti di banchina” che  è stato accolto ovunque dai lettori e dalla critica con grande apprezzamento ed entusiasmo. Nella foto la giornalista e scrittrice Cristina Lorenzi alla Versiliana

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Al via il 21 settembre la seconda edizione della “Golfo dei Poeti Cup”

Tempo di lettura: 5 minuti  LA SPEZIA – E’ stata presentata alla Spezia, al Terminal Crociere, la seconda edizione della “Golfo dei Poeti Cup”, che organizzata dal Comitato dei Circoli Velici del Golfo della Spezia, si svolgerà da sabato 21 a domenica 29 settembre. E che animerà il territorio con un ricco calendario di eventi “via terra e via mare”. Sono   intervenuti   all’incontro il presidente del Comitato dei Circoli Velici del Golfo della Spezia Giorgio Balestrero, il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini, il Comandante Interregionale Marittimo Nord Ammiraglio di Divisione Flavio Biaggi, il sindaco di Lerici Leonardo Paoletti, il Segretario Generale dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, Federica Montaresi e il presidente di Assonautica La Spezia Piergino Scardigli. “Nel Golfo – ha ricordato Giorgio Balestrero, presidente del Comitato dei Circoli Velici – si è realizzato nel 1878 il felice incontro tra Marina Militare, Enti locali e sport della vela, in occasione della prima regata svolta in Italia. Forte di questa tradizione il Comitato ripropone un evento di largo respiro, che avvicini alla regata un significativo numero di quei velisti che stazionano nelle nostre acque, fornendo loro un facile approccio al mondo della regata “scuola di vita” e al Golfo una crescente vitalità in ambito nautico”. “La Spezia – ha dichiarato il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini- è una città con una tradizione marinara dalle radici antichissime, e la Golfo dei Poeti Cup è una manifestazione sportiva e culturale che valorizza e promuove il nostro legame con il mare, oltre ad essere un’importante vetrina per far conoscere le nostre bellezze uniche al mondo. Questo evento, giunto alla sua seconda edizione, unisce sport, territorio e turismo; infatti, dal 21 al 29 settembre avremo l’opportunità di assistere ad un gran numero di imbarcazioni che si sfideranno nelle nostre acque, a diverse competizioni sportive e a un ricco programma di eventi pensati per coinvolgere il più possibile la cittadinanza”. “La Marina Militare – ha sottolineato l’Ammiraglio di Divisione Flavio Biaggi – Comandante Interregionale Marittimo Nord –   è lieta di lanciare quest’anno la prima edizione del Trofeo Marina Nord, un evento che segna un’importante   tappa   per   tutti   gli appassionati di vela e consente allo stesso tempo di rimarcare il forte e storico legame tra la Marina Militare e la Città di Spezia richiamando la tradizione e la storia marittima della città. Questo​ trofeo, inserito nell’ambito della Golfo dei Poeti Cup 2024, non ha solo una valenza sportiva, ma si inserisce in un contesto molto più ampio, valorizzando l’immagine del territorio e la sua economia legata al mare, all’interno della quale la Marina Militare, con la sua presenza costante ed il suo quotidiano impegno nel salvaguardare gli interessi nazionali sul mare, continua a svolgere un ruolo di primo piano”. “Questo evento ben esprime – per il sindaco di Lerici, Leonardo Paoletti-  le sinergie che stiamo costruendo nel nostro Golfo e che rappresentano la grande risorsa del nostro territorio. Sono orgoglioso di questo percorso che abbiamo intrapreso e di cui siamo tutti protagonisti e artefici”. “La Golfo dei Poeti Cup” – sottolinea il Segretario Generale dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, Federica Montaresi – è giunta alla sua seconda edizione. Siamo molto soddisfatti di questo risultato perché dimostra una volta di più che quando si lavora tutti insieme con le altre istituzioni e le associazioni del settore si può ottenere qualcosa di veramente bello e coinvolgente! L’AdSP ha voluto anche quest’anno sostenere questo evento che animerà la città e valorizzerà ancora di più il suo rapporto con il mare. Sarà un’ulteriore occasione per poter ammirare il nostro splendido Golfo durante una competizione velica così suggestiva. Buon vento a tutti!” “Puntualmente– evidenzia il presidente di Assonautica La Spezia, Piergino Scardigli- si ripropone, dopo il successo riscosso dalla prima edizione, l’atteso evento ” Golfo dei Poeti CUP”.  Il mare così con il suo inarrivabile fascino e le sue molteplici attività – sportive e non – tornerà ad ergersi in questo scorcio d’estate protagonista assoluto ed essere partecipi di tutto ciò sarà particolarmente bello “. Nel corso della conferenza, Davide Bendinelli, responsabile organizzativo dell’evento, ha colto l’occasione per presentare la squadra di lavoro: Gianfranco Bianchi, responsabile rapporti con le istituzioni e i partner, Francesco Costa responsabile logistica e rapporti con Marina Militare, Attilio Cozzani e Davide Sampiero responsabili tecnici per la vela, Arianna Merani responsabile segreteria. L’edizione 2024 della Golfo dei Poeti Cup prenderà il via sabato 21 settembre, alle ore 10.30, con il taglio del nastro che avverrà nel villaggio dell’evento allestito per l’occasione a Calata Paita. Cuore della manifestazione saranno le regate. Si comincerà sabato 21 settembre con la “Fiorillo Young”, riservata ai giovanissimi della classe Optimist, che gareggeranno in fregio alla passeggiata Morin, così da offrire un suggestivo spettacolo alla cittadinanza. Domenica 22 settembre sarà la volta del 54esimo Trofeo Michele Fiorillo, a cura del Circolo Velico della Spezia, organizzato in ricordo del Comandante Michele Fiorillo, Medaglia d’Oro al Valore Civile, ufficiale delle Capitanerie di Porto. Nella serata di venerdì 27 settembre, sempre a fronte della passeggiata Morin, si esibiranno gli agili scafi della classe Meteor, con equipaggio limitato per l’occasione a due sole persone. Sabato 28 settembre si entrerà nel vivo con il Trofeo Marina Nord, riservato alle imbarcazioni stazzate, con il quale si rinnova l’antico legame tra la Marina Militare e lo sport della vela, iniziato nel 1878 in occasione del varo della corazzata Dandolo e giunto fino ad oggi. Domenica 29 settembre, si svolgerà infine, la Regata “Golfo dei Poeti Cup” che mira a coinvolgere il maggior numero possibile di imbarcazioni a vela presenti nel Golfo, “dalle 5 Terre alle Apuane”. Numerosi gli appuntamenti collaterali completeranno una settimana ricca di iniziative. Eventi sportivi: dal Trail delle Cinque Terre (10,18, 31 km di corsa) organizzato da Atletica Duferco, sotto la regia di Andrea Irbetti, al ciclismo con la Cicloturistica delle Cinque Terre – 2 Trofeo Franco Buratti, organizzato da Ciclopoint di Marco Buratti. Dal torneo di canoa-polo a Lerici, alla prova individuale di nuoto 50 km di Andrea Oriana. Approfondimenti culturali troveranno spazio all’interno del villaggio della Golfo

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A Fincantieri la festa delle “tre Explora” da crociera di Msc

Tempo di lettura: 3 minuti Ginevra-Genova – La Divisione Crociere del Gruppo MSC e Fincantieri hanno celebrato a Genova tre importanti eventi riguardanti la flotta di «Explora Journeys», il marchio lifestyle di lusso lanciato dal Gruppo MSC: la consegna di EXPLORA II, la posa della moneta di EXPLORA III e il taglio della lamiera di EXPLORA IV. Alla cerimonia, svoltasi presso lo storico cantiere navale di Sestri Ponente, hanno partecipato Edoardo Rixi, Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Sindaco di Genova, Marco Bucci, il Presidente Esecutivo della Divisione Crociere del Gruppo MSC, Pierfrancesco Vago, l’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Fincantieri, Pierroberto Folgiero, il Presidente, Biagio Mazzotta, e il Direttore Generale della Divisione Navi Mercantili, Luigi Matarazzo. Edoardo Rixi, Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha dichiarato: «Le navi Explora Journeys rappresentano la massima espressione di ingegneria navale e design. Il contributo di Fincantieri è stato fondamentale per la realizzazione di queste navi innovative, che rispondono alle più elevate aspettative di qualità e affidabilità, consolidando ulteriormente la posizione dell’Italia tra i leader globali nel settore della cantieristica navale». Pierfrancesco Vago, Presidente Esecutivo della Divisione Crociere del Gruppo MSC, ha dichiarato: «Siamo lieti di proseguire la nostra crescita nel segmento del lusso, prendendo oggi in consegna la seconda di sei navi Explora Journeys, mentre la terza e la quarta sono già in costruzione in questo cantiere. Tali unità rappresentano una combinazione di innovazione e sostenibilità, e sono parte di un importante piano di espansione del nostro nuovo marchio europeo di lusso. Esse rafforzano inoltre la nostra partnership di lungo termine con Fincantieri, iniziata 10 anni fa, che al momento prevede la consegna di ulteriori quattro navi entro il 2028, oltre alle sei già consegnate fino ad oggi. La costruzione delle navi Explora Journeys gioca un ruolo decisivo sia a livello locale, rafforzando il settore cantieristico e l’economia di Genova e della Liguria, sia a livello nazionale per le importanti ricadute economiche e occupazionali assicurate all’intero Paese». Pierroberto Folgiero, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Fincantieri, ha dichiarato: «Siamo orgogliosi di consegnare EXPLORA II, che rappresenta non solo un avanzamento tecnologico, ma anche un simbolo della nostra visione per un futuro sostenibile e innovativo, oltre che uno straordinario esempio di design italiano. La partnership con MSC, consolidata con la costruzione delle iconiche navi Explora Journeys, dimostra la leadership di Fincantieri nel segmento delle crociere di lusso. Insieme al Gruppo MSC, continuiamo a ridefinire gli standard di eccellenza e sostenibilità per l’industria navale mondiale, attraverso la sperimentazione di tecnologie che spingeranno ancora più avanti i confini dell’innovazione. Questo è il ‘Made in Italy dell’ingegno’ che vogliamo proiettare tecnologicamente nel futuro, anche accelerando il nostro impegno per modernizzare i cantieri e valorizzare il lavoro nel nostro Paese creando la ‘testa-d’opera’ del futuro». L’evento ha celebrato tre momenti chiave della tradizione marinaresca e, soprattutto, della costruzione della flotta «Explora Journeys» che al momento prevede un totale di sei unità, la prima delle quali è stata consegnata a luglio 2023. Realizzate tutte in Italia da Fincantieri, le navi hanno richiesto un investimento complessivo di oltre 3,5 miliardi da parte di MSC, di cui circa 500 milioni per EXPLORA II. L’impatto di tale investimento sull’economia del Paese supera 15 miliardi di euro, garantendo importanti ricadute sull’indotto e migliaia di posti di lavoro. La costruzione di ogni singola unità richiede infatti oltre sette milioni di ore lavorate e un’occupazione media di 2.500 persone per due-tre anni. Le navi «Explora Journeys» sono altamente innovative e all’avanguardia dal punto di vista del design e della tecnologia navale. Esse rappresentano il meglio del «Made in Italy» e ne sono splendide «Ambasciatrici» sui mari di tutto il mondo. MSC è, al pari di Fincantieri, fortemente impegnata sui fronti dell’innovazione, della ricerca e dello sviluppo. Le unità del segmento lusso non fanno eccezione. Quattro di esse – tra cui Explora III ed Explora IV, attualmente in costruzione sempre nello stabilimento di Sestri Ponente – saranno alimentate infatti a gas naturale liquefatto (GNL). Tutte le unità sono inoltre pronte a utilizzare il bio-GNL e il GNL sintetico rinnovabile, non appena essi saranno disponibili su larga scala per il settore marittimo. Anche le ultime due navi – Explora V ed Explora VI, in consegna nel 2027 e nel 2028 – prevedono l’alimentazione a gas naturale liquefatto. È inoltre allo studio un progetto per equipaggiarle entrambe con grandi celle combustibili in grado di trasformare il GNL rinnovabile in idrogeno, riducendo così ulteriormente le emissioni. Progettata e costruita sotto la sorveglianza in classe RINA, Explora II ha ottenuto diverse notazioni addizionali volontarie grazie al design pensato per la sostenibilità ambientale e il comfort dei passeggeri. La nave ha ricevuto la notazione “Green Plus” per le elevate prestazioni ambientali e quella “Comfort Noise and Vibration” per i bassi livelli di rumore e di vibrazioni che garantiscono il massimo comfort a bordo. Explora II vanta inoltre la notazione “Dolphin”, che riconosce la riduzione al minimo del rumore prodotto dalla nave nel rispetto delle aree marine ecologicamente sensibili, e la certificazione secondo il Polar Code C che le consentirà di navigare nelle regioni polari.

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L’olimpico Andrea Oriana farà un impresa unica fi nuoto nel Golfo della Spezia

Tempo di lettura: < 1 minuto LA SPEZIA – L’olimpionico Andrea Oriana farà un’impresa unica nel  Golfo della Spezia: 50 chilometri di nuoto in 14 ore. Andrea Oriana è un nuotatore con un palmarès e una storia sportiva difficilmente eguagliabile che si  impegnerà in una sfida con se stesso e con i suoi limiti.” Ne dà notizia l’assessore allo sport Marco Frascatore che ringrazia ovviamente “super Andrea” che coglie l’occasione per ringraziare la Lega Navale con Francesco Costa che, insieme al Nuoto Salvamento La Spezia, capitanato da Franco Muscarà, faranno da imbarcazioni d’appoggio e renderanno tutto ciò possibile.

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Ravenna Port Hub al punto di svolta: 5 miliardi di euro investiti tra pubblico e privato

Tempo di lettura: 3 minuti Ravenna – E’ ai nastri di partenza la prima edizione di Adria Shipping Summit dedicato al mondo marittimo, portuale, logistico e produttivo dell’Alto Adriatico, in programma il 19 e 20 settembre nella Sala Cavalcoli della Camera di Commercio di Ferrara e Ravenna. Focus principale della manifestazione sarà la conclusione, con un anno di anticipo sul cronoprogramma, della prima fase del Ravenna Port Hub, l’ambizioso piano di potenziamento fortemente voluto da Daniele Rossi (nella foto), presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico centro-settentrionale. Si tratta di un progetto infrastrutturale da 1 miliardo di euro che rappresenta un punto di svolta per l’intera portualità italiana, con importanti opere complementari di Snam, RFI, Anas, ENI, Progetto Agnes e ulteriori investimenti privati per una somma complessiva di oltre 5 miliardi di euro. A completare il programma della manifestazione, focus tematici su geografia degli scali del nord Adriatico, digitalizzazione, transizione energetica e la visita in navigazione del porto di Ravenna per vedere le opere del progetto Hub concluse. Per raccontare la complessità del progetto, al tavolo dei relatori si avvicenderanno i suoi principali sostenitori e fautori con gli interventi, tra gli altri, di Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, del suo viceministro Galeazzo Bignami, Giorgio Guberti, presidente Camera di Commercio di Ferrara e Ravenna, di Giorgio Bellipanni AD di Fincantieri Infrastructure, di Riccardo Sabadini, presidente SAPIR, di Giannantonio Mingozzi,presidente del Terminal Container Ravenna, di Antonio Marcegaglia e Aldo Fiorini, rispettivamente presidente/AD e Chief Operations Officer di Marcegaglia, e Carlo Mangia, Directory Fsru Operations SNAM FSRU Italia. “L’investimento effettuato dall’Autorità Portuale nel Porto di Ravenna – sottolinea il presidente Daniele Rossi – rappresenta un potenziale punto di svolta per l’intera portualità italiana. Si tratta di un’opera tra le più importanti del Paese, la cui prima fase si conclude con un anno di anticipo sul cronoprogramma, che ha l’obiettivo di consolidare uno scalo in grado di gestire volumi crescenti sia di traffico merci che di crocieristi. Le opere realizzate garantiranno un flusso operativo a pieno regime e costante, oltre che un ancora maggiore livello di sicurezza della navigazione, sicurezza dei lavoratori, digitalizzazione dei processi e sostenibilità ambientale ed energetica. Credo sia un ottimo risultato per un’opera pubblica in Italia”. Ad aprire questa prima edizione di Adria Shipping Summit il 19 settembre sarà la sessione dedicata al Ravenna Port Hub: Infrastructural Works il progetto di potenziamento infrastrutturale del porto di Ravenna, del quale si vuole celebrare la conclusione. Le opere compiute riguardano: il rifacimento delle banchine esistenti; la costruzione di oltre un chilometro di nuova banchina dove sorgerà il futuro Terminal Container; l’approfondimento dei fondali del porto canale a 12,5 metri, con l’obiettivo di raggiungere i 14,5 metri di profondità entro il 2026 e la realizzazione di oltre 200 ettari di aree attrezzate per la logistica e le imprese.  A questi interventi corrisponde lo sviluppo dell’intermodalità dello scalo ravennate. Nel secondo panel della mattina – Il porto di Ravenna: hub strategico per il sistema industriale – l’attenzione si sposterà sull’architettura portuale ravennate che rappresenta il microcosmo dell’intero sistema marittimo del Paese e racchiude tutte le tipologie di traffico: container, rinfuse solide e liquide, project cargo, ro-ro e ro-pax e crociere. Non solo, il sistema portuale dell’adriatico centro-settentrionale vuole posizionarsi tra i principali driver italiani della transizione energetica. Al pomeriggio, la sessione Il nord-Adriatico laboratorio nazionale per direttrici innovative di sviluppo dello shipping si articolerà in due panel. Nel primo centrale saranno i seguenti temi: la vicinanza fra gli scali del nord-Adriatico, un’opportunità ma anche una sfida; la digitalizzazione e la relativa integrazione dei flussi di dati; la vocazione energetica dei porti, sia lato mare, con lo sviluppo delle rinnovabili offshore e delle infrastrutture del gas, sia a terra. Il secondo panel si focalizzerà invece sul tema dell’adeguamento e del rinnovamento infrastrutturale, dighe, dragaggi e collegamenti di ultimo miglio. Venerdì 20 settembre mattina sarà dedicato alla visita in navigazione del porto di Ravenna, durante la quale si vedranno le opere del progetto Hub concluse. ************************** Adria Shipping Summit è l’evento dedicato al cluster produttivo-marittimo dei porti dell’Alto Adriatico, a Ravenna, Venezia e Trieste. La prima edizione dell’evento si svolgerà a Ravenna il 19 e 20 settembre 2024, ma diventerà itinerante posizionandosi a turno presso le altre due Autorità di Sistema Portuale alto-adriatiche. L’obiettivo della manifestazione è rafforzare l’integrazione e la collaborazione degli attori dei segmenti produttivi e dello shipping nello scenario competitivo europeo ed internazionale. Il format prevede due giornate animate da conferenze, workshop, business meetings e momenti di networking riservati ai partner. Le sessioni congressuali del Summit si svolgono in presenza, ma saranno trasmesse anche in live streaming.

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