LA SPEZIA – La Spezia dopo aver fatto partire nel dopoguerra i sopravvissuti della Shoah ora attende di accogliere i bambini feriti nella Striscia di Gaza.
Non si è mancato di rilevare questo parallelo della storia dopo l’annuncio della scelta del Porto della Spezia, Porta di Sion, per questa operazione umanitaria verso i piccoli palestinesi ricordando che l’emigrazione ebraica ebbe La Spezia come base di partenza verso la Palestina. Dal Molo Pagliai della Spezia infatti salparono 25 mila sopravvissuti ai lager nazisti, nel 1946, a bordo delle navi Fede, Fenice e Exodus.
Nella notte tra domenica e lunedì è dunque attesa nel Golfo della Spezia la nave Vulcano della Marina Militare Italiana partita dall’Egitto con a bordo 60 profughi palestinesi e, tra loro, 20 bambini bisognosi di cure urgenti.
Alla fine è stato scelto per l’attracco della nave il molo Garibaldi Est perché ritenuto più idoneo all’operazione di sbarco. Le venti ambulanze che attenderanno i pazienti potranno infatti sfilare verso l’area del terminal crociere e di lì raggiungere gli ospedali Rizzoli di Bologna, Meyer di Firenze, Gaslini di Genova e Bambino Gesù di Roma. Il trasporto sarà organizzato dalla task force interministeriale in collaborazione con la Croce Rossa Internazionale.