LA SPEZIA – E’ stato un meeting super partecipato l’incontro mensile del Propeller Internazionale Club della Spezia e di Marina di Carrara chiamato a confrontarsi con il tema dei temi: il porto della Spezia che verrà.
Ed è stata la prima volta che si è andati oltre alle linee generali contenute nel progetto per la costruzione del Terzo Bacino: si è infatti entrati in profondità, dalle fasi della sua realizzazione ai suoi contenuti di innovazione avanzata, dai tempi di attuazione alla sua progressiva entrata in funzione.
Neppure i dettagli sono stati trascurati dal relatore, l’ingegner Walter Cardaci, Direttore generale della società La Spezia Container Terminal, che, introdotto dal Presidente del Propeller Giorgio Bucchioni, ha affrontato, presente l’Amministratore delegato Alfredo Scalisi, tutti gli elementi costitutivi e fin nei particolari di una struttura complessa che, partendo dai cinquant’anni festeggiati da Contship, è pensata per i prossimi cinquant’anni, che sono peraltro già iniziati e con gli appalti già pronti.
Forte delle simulazioni effettuate, il piano di impresa di Lsct si svilupperà nel Piano di sviluppo sostenibile in sincronia con la transizione ecologica, economica e sociale, coniugata con la digitalizzazione più avanzata per un terminal in parte automatizzato e in parte semiautomatizzato.
“E’ stata tracciata la strada verso il futuro che si concretizzerà in una capacità di banchina da 2milioni di Teus – con una nuova area da 524 metri attrezzata con gru STS elettriche idonee a servire navi da 400 metri di lunghezza, 60 di larghezza, in un pescaggio di 14 metri; in una capacità di piazzale di 2milioni di Teus con gru elettriche e automatizzate con relativo incremento delle performance e della sicurezza delle operazioni, in una capacità di Ferrovia di 1 milione di Teus con i nuovi binari serviti da gru Craming elettriche e semiautomatizzate, binari raccordati al nuovo fascio ferroviario della Stazione Marittima.
Lo sviluppo sostenibile sarà ottenuto con la l’acquisto di 25 nuove gru elettriche che potranno essere alimentate dalla nuova sottostazione elettriche a servizio del Porto e banchina elettrificata per l’alimentazione elettrica delle navi (Cold Ironing). Ovviamente saranno automatizzati gli ingressi dei Tir.
Nuove figure professionali saranno richieste e per i quali sono già stati avviati i primi corsi di formazione con la Scuola Nazionale Trasporti e Logistica, accanto ai corsi di formazione continua del personale.
“Chiave del successo” è la sincronia tra tutti i percorsi che dovranno entrare a incastro in questa “strada verso il futuro – ha ricordato l’ingegner Cardaci – facciamo in modo che le cose accadono”.
Perché il Porto della Spezia sia pronto a rispondere alle nuove sfide del commercio internazionale continuando, grazie alle sue riconosciute capacità di visione, ad essere quel modello di efficienza che lo ha reso speciale nel sistema portuale italiano.
“Costruiamo insieme – ha concluso ringraziando il Propeller l’ingegner Walter Cardaci – i prossimi 50 anni di futuro sostenibile del Porto della Spezia”.
All’hotel della Baia alle Grazie oltre ai soci, gli imprenditori e i professionisti rappresentativi di tutti i settori della Blu Economy, erano presenti, il sindaco Pierluigi Peracchini, la neo eletta onorevole Maria Grazia Frjia, che è anche vice sindaco e assessore al porto, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale Mario Sommariva, che è intervenuto sugli accordi propedeutici al piano di Lsct e per ricordare il progetto di sviluppo di Tarros, e Federica Montaresi festeggiata come neo nominata Segretario Generale dell’Authority.
Nella foto: Il Presidente del Propeller International Club dei Porti della Spezia e di Marina di Carrara Giorgio Bucchioni e il Direttore generale di Lsct -Contship Walter Cardaci