Milano – La crescita globale dovrebbe mantenersi robusta seppur disomogenea, con una crescente divergenza tra le economie avanzate e quelle dei mercati emergenti.
Ecco alcune evidenze del recente report realizzato da Euler Hermes, società del gruppo Allianz e leader mondiale dell’assicurazione crediti.
Nel primo trimestre lo studio prevede che l’incertezza legata alla variante Omicron eroda la crescita del PIL delle economie avanzate di -0,3%, ma che aumentino le interruzioni nel lavoro e nel commercio globale.
Le economie avanzate continueranno a guidare più della metà della crescita globale del PIL (+2,2% nel 2022 e +1,6% nel 2023), mentre i mercati emergenti restano indietro per la prima volta dalla crisi finanziaria globale.
Il PIL mondiale è atteso in crescita del 4,1% nel 2022. In crescita anche nell’Eurozona e negli Stati Uniti rispettivamente del +4,1% e +3,9% e in rallentamento in Cina al +5,2%, a causa delle continue perturbazioni del settore immobiliare e dell’attenzione del governo verso la stabilità finanziaria. Il minor contributo della Cina alla crescita globale del PIL, a partire dal 2015, avrà probabilmente ricadute negative sui mercati emergenti, la cui curva di ripresa sarà più piatta rispetto alle crisi passate.