Il petrolio traina la crescita del Porto di Trieste e lo salva dalla contrazione dei container

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TRIESTE – Nei primi cinque mesi del 2024 i volumi totali nel porto di Trieste sono cresciuti del +5,56%, con 24.004.829 tonnellate di merce movimentata rispetto al periodo gennaio-maggio del 2023.

Sono le rinfuse liquide (+11,61%) che trainano la crescita con 16.625.750 tonnellate (69,25% del totale movimentato nello scalo triestino), nonostante diversi traffici scontino gli effetti dell’emergenza geopolitica internazionale. Si tratta del traffico di petrolio greggio gestito da Tal-Siot tramite l’oleodotto transalpino.

Pesante è stata la contrazione (-10,61%) per i container, con 313.137 Teu movimentati nei primi cinque mesi dell’anno, anche se il trend sembra investirsi, considerato che nel primo bimestre del 2024 la perdita era del 15,34%.

Da maggio, infatti, emerge un record storico per i container, con un incremento a doppia cifra (+22,78%) e 78.297 Teu lavorati. Un risultato da ricondursi soprattutto al buon risultato del Trieste Marine Terminal e del traffico container sulle navi Ro-Ro da/per la Turchia (+2,74% e 9.165 Teu).

In calo invece le merci varie (-3,39% ) con 7.322.254 tonnellate movimentate, mentre il comparto Ro-Ro si attesta su 124.091 unità transitate (-1,69%).
Negativo l’andamento delle rinfuse solide con 56.825 tonnellate (-8,53% ), riconducibile al decremento dei “cereali” (28.999 tonnellate con un -25,95%) e dei “prodotti metallurgici”.

“E proprio questo comparto è indicatore chiaro del quadro geopolitico e delle sue criticità. Rileviamo, infatti, che sono state appena 727 le navi container che tra gennaio e maggio hanno scelto di attraversare il canale di Suez (-69), secondo i dati di SRM, contro le 676 che hanno preferito allungare la rotta e, conseguentemente, i giorni di transito e passare dal Capo di Buona Speranza. È alla luce di questi dati che va inquadrato anche l’andamento del porto di Trieste e di molti scali mediterranei” si legge in una nota dell’Autorità di sistema portuale.

Calo congiunturale anche per il traffico ferroviario, con 3.434 treni (-10,57%) movimentati nello scalo internazionale del Friuli Venezia Giulia.

Guardando invece alla movimentazione dell’intero sistema portuale, inclusi gli interporti di Trieste e Cervignano, la quota dei treni operati si attesta a 4.835 (-8,50%).

Fonte Adriaports

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