LE GRAZIE – LUMIO (Corsica) – C’è un ritornello di un antico inno sacro in lingua corsa cantato fino a qualche decina di anni fa anche nella chiesa olivetana delle Grazie.
E’ questa una delle testimonianze preziose di un legame secolare tra il Golfo della Spezia, Isola del Tino in primis, e la Corsica, il “luogo selvatico” amministrato dai monaci di San Venerio del Tino e dai loro delegati.
Il ritornello suona così:
“Dio vi salvi Regina e madre universale.
Per il cui favor si sale Al paradisu.
Voi siete gioia e risu”…
Ebbene, la presidente dell’associazione Amici dell’Isola del Tino ODV, Elisabetta Cesari, insieme alla storica Eliana Vecchi e a Gabriella Alibani, su consiglio del Cantiere della Memoria delle Grazie, si è recata al Comune di Lumio in Corsica per donare all’Amministrazione comunale il libro “Isola del Tino isola di sorprendente bellezza” che tratta anche, in specifico, delle chiese corse del monastero.
Ad accoglierle Maxime Vuillamiere, Assessore per la cultura, la storia e i monumenti di quella parte di Balagna che racchiude le memorie di San Venerio e dei suoi monaci. Maxime è anche uno storico, con una tesi magistrale proprio sui possedimenti ecclesiastici dei monaci di San Venerio del Tino in Balagna.
Insieme si sono recati ad Oci, oggi villaggio fantasma e un tempo sede principale del monastero del Tino in Corsica. Salendo l’antica mulattiera che conduce al sito, delle targhe bronzee sorprendono e raccontano di come il porto fosse chiamato “Porto del priore del Tino” e di come lo sviluppo del villaggio fosse dovuto alla presenza della chiesa dell’Annunziata, fondata all’inizio del XV secolo dagli Olivetani del Tino.
“Legami di appartenenza, di cultura e di amicizia emergono dalla storia e dal mare in un contesto di bellezza straordinaria da conoscere e preservare, proprio come per la nostra Isola del Tino – racconta Elisabetta Cesari – e l’ incontro con Maxime Vuillamiere pone le basi per nuovi progetti condivisi tra le due sponde del Tirreno, sulle rotte di San Venerio, con il mare che unisce e conserva valori e comunità”
Durante la visita Elisabetta Cesari, coadiuvata da Gabriella Alibani, ha girato un breve filmato che cattura la magia del luogo e i legami tra le due isole.