Roma – “Uomini e Trasporti” lo chiama “un piccolo mistero nella legge di Bilancio” il fatto che nella bozza all’articolo 81 compariva uno stanziamento di 50 milioni di euro da ripartire in modo paritetico a Marebonus e Ferrobonus.
Piccolo mistero perché nella versione ufficiale, dotata della bollinatura dalla Ragioneria di Stato e firmata dal Presidente della Repubblica, per autorizzarne la presentazione in Parlamento, questo articolo non compare più.
O meglio, parla di altro (di trasporto pubblico locale e di trasporto rapido di massa), ma d’altra parte il testo non è esattamente lo stesso, tanto che gli stessi articoli sono 174, di numero superiore quindi rispetto ai 156 previsti dalla bozza.
“La cosa suona strana – si spiega in Uomini e Trasporti – anche perché di fatto sembrava che un po’ tutti i membri di governo avessero a cuore questa misura e che tanti – dal ministro del Sud Nello Musumeci al viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Edoardo Rixi (seppure con un distinguo che faceva intendere di preferire il marebonus al ferrobonus) – avevano benedetto anche nel corso dell’assemblea di Alis.
Assemblea nella quale il presidente di Alis Guido Grimaldi oltre a chiedere un impegno dell’esecutivo a livello comunitario per evitare il sistema di tassazione Ets ai trasporti marittimi, avevano anche giudicato insufficiente lo stanziamento di 50 milioni, avanzando la proposta di portarlo a 100 milioni di euro.
Di analogo avviso anche il presidente di Conftrasporto, Paolo Uggè.
Rimandiamo a Uomini e Trasporti chi volesse approfondire l’argomento.