Il nuovo porto turistico Cala del Forte a Ventimiglia, di proprietà di Monaco Ports, atteso da 12 anni, dista soltanto 7,9 miglia dal Principato, dispone di 178 posti barca da 6,5 a 70 metri di lunghezza. Si tratta di un investimento di 98 milioni di euro.
Ed è costruito nel totale rispetto dell’ambiente e l’impegno della proprietà in questo ambito si concretizza attraverso pannelli fotovoltaici sulla Torre Servizi, colonnine per la ricarica delle auto e delle imbarcazioni elettriche, locali raccolta rifiuti con aria condizionata, raccolta rifiuti differenziata anche per i ristoranti, illuminazione del porto a led a basso consumo, golf car e muletto elettrici. La concessione demaniale è la più lunga del Mediterraneo: scadrà nel 2094.
La sicurezza è garantita con accesso sorvegliato h. 24 e da 70 videocamere a circuito chiuso. 577 i posti auto, 15.000 metri quadrati di passeggiate con giardini, 35 i negozi (ristoranti, bar, uffici e servizi).
Il cantiere navale (che si sviluppa su un’area di 2.700 metri quadrati), in concessione alla società Cantieri di Imperia, ha capacità di alaggio e varo di yacht fino di 30 metri.
Il progetto ha inoltre l’obiettivo promuovere la collaborazione transfrontaliera e di generare nuovi posti di lavoro.
La cerimonia del taglio del nastro si è svolta, come è noto, venerdì 2 luglio alla presenza di Sua Altezza Serenissima il Principe Alberto II di Monaco accolto dai vertici del Marina Aleco Keusseoglou, Presidente di Monaco Ports, Gian Battista Borea d’Olmo amministratore delegato di Cala del Forte, Daniel Realini, coordinatore e dal direttore del porto Marco Cornacchia. Erano presenti le autorità religiose, militari e pubbliche sia monegasche che italiane, gli armatori delle imbarcazioni ormeggiate a Cala del Forte e i titolari dei negozi nel porto turistico. Dopo i discorsi istituzionali – e in contemporanea con l’esecuzione degli inni nazionali italiano e monegasco e del sono delle sirene – è seguito Il taglio del nastro da parte di Alberto II e del sindaco di Ventimiglia Gaetano Scullino. L’evento è stato salutato come un forte segnale di ripartenza per il territorio e per tutta regione.
La posa della prima pietra risale al 23 dicembre del 2009 dallo stesso Gaetano Scullino, sindaco di allora come di oggi, quando la proprietà era del Gruppo Cozzi Parodi. Il passaggio al Principato di Monaco è avvenuto a fine 2016. Come detto all’inizio il porto dista 7,9 miglia nautiche dal Principato di Monaco, 86 dalla Corsica, 77 da Portofino e 207 dalla Costa Smeralda. Nel marzo scorso, allo Yacht Club di Monaco è stato inaugurato il catamarano “Monaco One”, che collega il porto del Principato a quello di Ventimiglia, in 15 minuti.
Il Principe Alberto ha così commentato l’evento: “Non posso che ricollegarmi a mio padre che ideò e sviluppò i porti di Monaco. Sono certo che l’operazione porterà successo ad entrambi. Per il Principato di Monaco si tratta del terzo porto che spero che anche questo contribuisca allo sviluppo del territorio”.
Una particolarità di non poco conto non sarà sfuggita. E’ quella che ha visto il sindaco che ha posato la prima pietra dell’opera inaugurare la stessa opera completata. Non succede davvero spesso, almeno in Italia. Chi ha l’idea e avvia il progetto difficilmente sarà quello, dati i tempi, che avrà l’onore di tagliare il nastro inaugurale. Sensibilità vorrebbe che chi inaugura inviti anche chi prima di lui ha composto la catena della continuità. Che, come visto non riguarda il Porto Turistico Cala del Forte a Ventimiglia al quale facciamo di cuore voti di un rapido successo attrattivo grazie anche alla sua posizione strategica.
Enzo Millepiedi