LA SPEZIA – “Esprimo il mio più profondo cordoglio e la mia vicinanza alla famiglia per la perdita di Giorgio Bucchioni, una persona speciale, che ha svolto molteplici ruoli di rilievo pubblico, sempre con competenza e grande passione”.
Così Francesca Cozzani Past President Confindustria La Spezia sulla scomparsa del già Presidente di Confindustria La Spezia che prosegue nel suo ricordo:
“E’ stato un bravo imprenditore, appassionato del suo lavoro e di grande visione, e con la stessa visione, condividendo problemi e strategie, ha da sempre fatto da guida al mondo delle aziende della portualità. A lungo alla guida dell’Autorità Portuale ha indicato e sostenuto con forza la difficile rotta su cui il porto doveva necessariamente andare per preservarne la competitività a livello globale. Non esagero a dire che se il porto della Spezia è oggi il secondo in Italia è in gran parte merito della sua lungimirante visione strategica, del saper fare squadra, e nella determinazione a raggiungere il risultato. Da Presidente di Confindustria La Spezia ha denunciato con forza e costanza le tante inefficienze del nostro sistema normativo, amministrativo e burocratico che rendono difficile agli imprenditori fare impresa.
Ha svolto la sua Presidenza in un momento difficile per la nostra economia, stando sempre al fianco delle associate. E’ stato il mio più convinto sostenitore nel succedergli alla Presidenza, e gli sono profondamente grata. Appassionato paladino del porto e delle imprese, si è sempre mosso per il bene della nostra città e del nostro Paese. Con profondo spirito civico, si è sempre messo a disposizione della città e delle sue istituzioni. Era davvero un piacere ascoltarlo quando da Consigliere della filiale della Spezia della Banca d’Italia commentava con profondità di analisi i dati forniti dalla Banca sull’andamento dell’economia spezzina e nazionale.
Lo ricordo per la sua vivacità intellettuale, per la sua prontezza nel cogliere le sfide, per la sua costanza nel perseguire l’obiettivo, ma soprattutto nel saper vedere più avanti e prima degli altri. Con grande rammarico ricordo la sua affabilità, la cultura e la curiosità, il sorriso arguto e l’umanità, la sua grande voglia di vivere”.