A Ravenna è stata impressa – e così è stata interpretata e salutata – una nuova svolta alla transizione energetica nel mondo marittimo.
E’ accaduto con la presentazione della maxi stazione di servizio galleggiante che rifornirà di Gas naturale liquido (Gnl) le grandi navi in transito nell’Alto Adriatico.
L’impianto è stato presentato dalla Rimorchiatori Riuniti Panfido, la società del gruppo Calderan che gestisce le attività di rimorchio portuale a Venezia e a Chioggia, e dall’Autorità di sistema portuale di Venezia.
La maxi stazione viaggerà su una piattaforma, denominata Cargo Unit, che sarà trainata in giro per il Mar Adriatico da un rimorchiatore. Entrambi sono in costruzione al cantiere Rosetti Marino.
Riassumendo quindi la piattaforma e il rimorchiatore saranno la parte integrante del primo sistema autonomo di approvvigionamento di Gnl, un progetto da 40 milioni di euro investiti per 30,5 milioni del Gruppo Panfido Calderan e per 9,5 milioni finanziati dall’Unione europea.
Alla presentazione di Ravenna si è parlato anche di primati che questo progetto porta con sé. Ne elenchiamo quattro.
1 – come primo progetto europeo di reale conversione verso energie sostenibili per il settore shipping ad aver tagliato il traguardo in un settore caratterizzato sino ad oggi solo da grandi progetti e grandi idee irrealizzati;
2 – come primo impianto integrato per approvvigionare anche le grandi navi alimentate a Gnl;
3 – come il primo che consentirà di trasportare sotto bordo a una nave che vuole fare il pieno più di 4.000 metri cubi di Gnl e mille metri cubi di carburante;
4 – come il primo al mondo composto da una piattaforma che trasporta due giganteschi serbatoi a temperatura controllata e che è in grado di incastrare nella sua poppa la poppa del rimorchiatore che diventa così parte integrante della piattaforma stessa.
Piattaforma che, con il rimorchiatore, si sviluppa per una lunghezza di 109 metri e una larghezza di 26,7, un pescaggio fra i 3,7 e i 6 metri e può sviluppare una velocità di 7 nodi.
Per il Gruppo Calderan, che dal 1994 ha rilevato e gestisce la società di rimorchio Panfido nel Porto di Venezia e nel Porto di Marghera dal 1880, oltre che in interventi in alto mare, la connessione fra rimorchio e piattaforme per il carico è scritta nel codice genetico dell’impresa. Il gruppo che è veneziano affonda però le sue origini in Venezuela, dove Giovanni Calderan, padre dell’attuale Ceo e azionista di riferimento della Panfido, era emigrato negli anni ‘60 e dove aveva creato una piccola società specializzata nel rimorchio con barche lungo il fiume Orinoco.
“Per noi – ha puntualizzato Davide Calderan, Presidente e Ceo della Rimorchiatori Riuniti Panfido – l’impegno in questo settore dai contenuti così innovativi non rappresenta solo una nuova frontiera e un nuovo business, ma un impegno concreto frutto di una convinzione e di un impegno reale, per entrare non a parole ma con fatti nel mondo della sostenibilità ambientale”.