Roma – Scadranno il 31 marzo i termini ultimi per un accordo tra i vertici di Moby-Cin e i commissari di Tirrenia, un accordo sul risanamento del debito per scongiurare il fallimento di Moby evitando così di mettere a rischio 6 mila lavoratori marittimi.
Dopo i picchetti dei lavoratori e delle lavoratrici del Gruppo Onorato (Moby, Cin e Toremar) di fronte alla sede del MISE, le segreterie Filt-Cgil e Fit-Cisl in una nota hanno informato di avere raggiunto “almeno un risultato”.
“Finalmente il ministero dello Sviluppo Economico ha preso atto delle ragioni della nostra protesta e abbiamo ricevuto l’impegno nel trasferire ai commissari di Tirrenia in amministrazione straordinaria e al Mims la necessità di dare evidenza alla tutela occupazionale, nel caso in cui non si arrivasse all’accordo sul piano del risanamento del debito con il gruppo Onorato”.
Secondo Filt-Cgil e Fit-Cisl “è un primo importante passo in avanti per l’avvio di un confronto utile a rasserenare le migliaia di lavoratori coinvolti. Nei prossimi giorni saranno convocate le assemblee su ogni singola nave per le opportune valutazioni sul proseguimento della vertenza”.