Gli investimenti paralleli di Baker Hughes-Nuovo Pignone su Massa Carrara e Calabria

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Corigliano Calabro – Il progetto industriale della Baker Hughes-Nuovo Pignone nel Porto di Corigliano Calabro sarà illustrato il 19 gennaio in un incontro alla Stazione Marittima alle 11.

Sarà l’occasione per illustrarne i contenuti in un evento rivolto alle Istituzioni, alla Cittadinanza, alle Associazioni di categoria e alle Organizzazioni sindacali.

Nel corso dell’incontro, dopo gli interventi del presidente dell’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno meridionale e Ionio, Andrea Agostinelli, dei vertici dell’azienda Baker Hughes Nuovo Pignone, che illustreranno il contenuto dell’investimento (si parla nel complesso di 60 milioni per la Calabria), e delle Istituzioni, è previsto un momento di confronto costruttivo con la Cittadinanza, al fine di offrire risposte in merito alla bontà del progetto industriale e alle opportunità di crescita economica che interesseranno il territorio.

Baker Hughes è una holding che opera in oltre 120 Paesi con circa 54.000 dipendenti in tutto il mondo. Il fatturato di Baker Hughes del 2021 è stato di 20,5 miliardi di dollari ed è quotato alla borsa di Wall Street. E’una delle aziende leader a livello globale nei servizi per l’energia. Fondata nel 1908 a Houston, e ha una vasta esperienza nella fornitura di servizi, tecnologie e soluzioni per l’intero ciclo di vita dei progetti nel settore energetico. Baker Hughes, infatti, è conosciuta per la sua innovazione nel campo dell’ingegneria petrolifera e delle tecnologie per l’estrazione di idrocarburi. Negli ultimi anni la holding BH ha puntato tutto il suo impegno e gli interessi verso la sostenibilità e l’innovazione. L’azienda ha continuato a concentrarsi sulla ricerca e lo sviluppo di soluzioni energetiche sostenibili e a basso impatto ambientale.

Si ricorderà che nel giugno scorso sono state inaugurate due nuove linee produttive nel sito Baker Hughes-Nuovo Pignone di Massa per l’assemblaggio delle turbine di derivazione aeronautica LM900, frutto di un investimento complessivo di 6 milioni di euro. Con il Presidente del Nuovo Pignone Paolo Noccioni, Iet, Baker Hughes, che aveva spiegato: “Le linee inaugurate fanno parte di investimenti complessivi realizzati a Massa per circa 50 milioni di euro negli ultimi anni a dimostrazione ulteriore dell’impegno dell’azienda verso uno sviluppo sempre più ampio per quello che è un sito strategico a livello globale per tutto il business Industrial & Energy Technology di Baker Hughes”.

La nuova linea del Nuovo Pignone di Massa è dedicata all’assemblaggio delle turbine di derivazione aeronautica LM9000, ossia le turbine a gas a ciclo semplice più efficienti al mondo nella gamma di potenza oltre i 65 MW, che consentono una riduzione dell’intensità di carbonio e delle emissioni. La nuova linea si contraddistingue per essere estremamente innovativa: ha una capacità produttiva di 12 unità all’anno, comprende postazioni di lavoro digitali, una sala virtuale con le ultime tecnologie di realtà virtuale, e una sequenza di assemblaggio 3D.

Un secondo intervento riguarda, invece, la linea di saldatura robotizzata per i compressori centrifughi. Oltre a garantire un aumento della produttività del 30%, la linea prevede una connessione digitale tra tutte le postazioni di lavoro, un processo di saldatura affidabile, svolto da remoto e al 100% automatizzato e un monitoraggio e riduzione dei consumi in ottica di favorire la sostenibilità.

All’ inaugurazione del 9 giugno scorso avevano partecipato anche 90 studenti delle scuole superiori della provincia di Massa Carrara, presenza spiegata in funzione della “creazione di un Istituto Tecnico Superiore apuano – ha spiegato Massimiliano Turci, direttore dello stabilimento Baker Hughes di Massa – come strumento rivolto ai giovani che pensiamo offrirà loro un’ulteriore opportunità di formazione sul campo, a beneficio di tutto il territorio”.

Tornando all’esperienza parallela in Calabria di Baker Hughes-Nuovo Pignone a Vibo Valentia essa si riferisce a una realtà d’ultra avanguardia con un’azienda in perfetto stile e metodo statunitensi con 12 milioni di euro investiti negli ultimi cinque anni, 7 dei quali destinati alla nuova linea di produzione per componenti di turbine.

 

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