Porto della Spezia – Giovani talenti al lavoro in un perfetto laboratorio naturale di sperimentazione per l’economia del mare

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Prosegue il progetto Nowtilus, il Sea Innovation Hub della Liguria. Il prossimo appuntamento è per il 10 ottobre quando le cinque idee selezionate e prescelte potranno usufruire di un percorso di business training, mentorship, tutorship – oltre che di workshop e di testimonianze – con polo alla Spezia. Al termine, come da roadmap, ci sarà l’Investor day, con la presentazione dei vari progetti a una platea di potenziali investitori. Stiamo parlando del Progetto Nowtilus, il Sea Innovation Hub della Liguria che ha visto – lo ricordiamo – lo svolgimento a Villa Marigola di Lerici di una delle tappe cruciali del percorso tutto ligure dedicato al sostegno dell’innovazione e delle tecnologie legate all’economia del mare. A Villa Marigola era andato in scena il Selection Day con dodici proposte, suddivise nelle quattro categorie di partenza illustrate dai rispettivi promotori a una giuria di esperti, che ha poi indicato le cinque vincitrici. Le quali stanno partecipando al programma d’incubazione, previsto nel periodo dal 21 giugno al 10 ottobre 2021 con le idee prescelte che, come detto, potranno usufruire di un percorso di business training, mentorship, tutorship – oltre che di workshop e di testimonianze – con polo alla Spezia. Al termine, come da roadmap, ci sarà l’Investor day, con la presentazione dei vari progetti a una platea di potenziali investitori.

‘Nowtilus – Sea Innovation Hub’ è un progetto nato all’interno del Comitato Territoriale Liguria, l’organismo voluto e promosso da Crédit Agricole Italia per supportare la crescita del territorio rafforzando l’interazione con i principali stakeholder. L’iniziativa è promossa da Crédit Agricole Italia, Fondazione Carispezia, Wylab e Le Village by Crédit Agricole Milano, e patrocinata dalla Regione Liguria con il sostegno del Comune della Spezia. L’intento è quello di realizzare dunque un ‘incubatore temporaneo’ che rappresenti il primo vivaio dell’innovazione, in grado di scoprire e formare i futuri talenti e di lanciare le idee più promettenti in Liguria, a tutti gli effetti un perfetto laboratorio naturale di sperimentazione per l’economia del mare.

I partner

Partner istituzionali di ‘Nowtilus – Sea Innovation Hub’ sono: Regione Liguria, Comune della Spezia, Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, Confindustria Liguria e Confindustria La Spezia.

Gli abilitatori sono: DIH – Digital Innovation Hub Liguria, Gesta, Leyton, Polo Universitario Guglielmo Marconi, Università degli Studi di Genova e Istituto Italiano di Tecnologia (IIT).

Le otto aziende sostenitrici che formano il Club dei Partner – Euroguarco, San Lorenzo, Costa Crociere Foundation, Duferco, Laghezza Customs & Logistics, Canarbino, Tarros Group, Rina – hanno un importante ruolo nell’arco dell’intero percorso, in quanto hanno indirizzato la call attraverso l’indicazione delle sfide di business più rilevanti, sono entrate in gioco nella fase di scouting e selezione dei progetti, e parteciperanno ora con i propri mentor ed esperti al programma di incubazione.

L’esito della call

La risposta alla call, che si è svolta nel periodo compreso tra la fine di aprile e la prima settimana di giugno, è stata molto importante: sono state infatti ben settantaquattro le candidature presentate e la prima scrematura, riservata alle iniziative in fase ‘early stage’, con applicazione sull’economia del mare, ha condotto alle dodici che hanno partecipato al Selection Day. Non solo: perché nell’ambito del processo di individuazione delle proposte migliori, ne sono emerse anche altre in fase più avanzata. Queste, pur valutate non in target per il programma d’incubazione, non saranno escluse dal percorso, bensì saranno oggetto di un approfondimento parallelo nelle prossime settimane.

Quanto invece al Selection Day, ecco le dodici idee che hanno partecipato alla selezione finale presso Villa Marigola, categoria per categoria.

1 – Cantieristica (materiali innovativi, manutenzione AR/VR, smart yard, safety at work, ottimizzazione / digitalizzazione processi): Smart Electric Yacht di Davide Criscuolo (Genova); Nebhes di Samuele Girotto (Trieste); Sail Roboat di Ruggero Ricci (La Spezia).

2 – Logistica & Shipping (autonomous shipping, optimize sailing, smart ship, tecnologia blockchain per credito documentale, digitalizzazione servizi): Ngs di Claudio Salvadori (Pisa); Smart Maritime System di Davide Marini (La Spezia); Evidens di Lorenzo Zeppa (Genova).

3 – Sostenibilità ed energie rinnovabili (monitoraggio e riduzione delle emissioni, sostenibilità materiali, pulizia del mare, cold ironing, efficienza energetica): Frieco di Roberto Frisina (Milano); Beinn di Giorgio Bernardini (Chiavari); H2 Elm di Davide Cademartori (Casarza Ligure).

4 – Turismo (destination management, valorizzazione territorio, tracking & tracing ospiti, servizi di ospitalità, viaggiare sicuri): Portee di Giacomo Lagostena (Lavagna); Porto 4.0 di Nicolò Faggioni (La Spezia); Immersea Liguria di Justine Vernet (Genova).

Ed ecco le cinque proposte vincitrici:

Beinn – È un progetto che mira a unire tecnologia e salvaguardia dell’ambiente lavorando attualmente su due fronti. Il primo è un aiuto concreto all’ambiente, in particolare quello marino, partendo dalla costruzione di un robot in grado di ripulire le acque dagli idrocarburi. Il secondo è una sensibilizzazione verso quelli che sono gli attuali problemi ambientali. Questa attività viene svolta attraverso dei laboratori di edutainment principalmente orientati verso le nuove generazioni, durante i quali vengono insegnate le basi della robotica in relazione al riciclaggio e al rispetto dell’ambiente.

Il team è composto da un professore, Giovanni Dodero, e quattro ragazzi al primo anno di università: Giorgio Bernardini, Luca De Ponti, Alberto Conte, Tommaso Pavletic. Il percorso di studi di ciascuno rappresenta bene le varie competenze, ben distribuite all’interno del gruppo, legate da un interesse comune per la robotica e l’ambiente circostante.

 

H2 Elm – Nel quadro delle attuali normative ambientali, il progetto mira a uno sviluppo più sostenibile nel settore marittimo. Il suo obiettivo principale, all’interno dell’ambiente ligure, è la messa a punto di un pacchetto energetico che funziona a idrogeno per la sua installazione su navi passeggeri o merci. Il pacchetto energetico è formato da tre unità principali: una cella a combustibile, un elettrolizzatore e un sistema di stoccaggio dell’idrogeno. La nave è spinta dall’azione dell’unità a celle a combustibile durante la navigazione mentre, quando è all’ormeggio, l’idrogeno è prodotto dall’elettrolizzatore alimentato con acqua di mare purificata e energia elettrica a terra.

I membri del team sono: Davide Cademartori, dottorando di ricerca presso l’Università degli Studi di Genova, Laurea Magistrale in Ingegneria Chimica e di Processo; Davide Clematis, ricercatore post dottorato presso l’Università di Genova, si è laureato in Ingegneria Chimica nel 2015 e nel 2019 ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Ingegneria Chimica, dei Materiali e dei Processi presso l’Università degli Studi di Genova; Maria Paola Carpanese, ricercatore in Elettrochimica Dispositivi energetici e Scienza dei materiali in Ingegneria chimica e Ingegneria dei materiali.

 

Immersea Liguria – È un format immersivo di fruizione a 360° dell’ambiente e dei fondali marini. Dalla scoperta del patrimonio culturale sommerso agli aspetti ecologici e biologici marini, passando dalla cultura ligure del mare, la missione è quella di rendere accessibile l’inaccessibile e incentivare una nuova forma di turismo responsabile.

Il format Immersea si compone di: la Prima Guida Digitale Immersiva del Mare, una piattaforma digitale con App che propone innovativi prodotti culturali basati sul digital storytelling e l’applicazione della Virtual Reality (VR)-Augmented Reality (AR) e modellazione 3D; una collana di eventi culturali, mostre immersive (VR, AR) e campagne di Citizen Science, in collaborazione con le istituzioni e le realtà ligure del mare: Area Marina Protetta di Portofino, Nucleo Subacqueo della Soprintendenza del mare, Museo del mare Galata, Acquario di Genova, Associazioni e Circoli, centri immersioni. L’obiettivo è quello di creare il legame tra il turista culturale e naturale, e gli attori del mare sul territorio della Liguria, attraverso lo sviluppo di una community.

Immersea è una startup innovativa, vincitrice del bando Cultura Crea di Invitalia nel 2021.

 

Portee – Portee facilita l’interazione tra ecosistemi portuali, attività locali ed armatori, semplificando le attività quotidiane ed aumentandone la portata. È una piattaforma desktop e mobile che permette agli armatori di imbarcazioni da diporto di cercare informazioni sui posti barca di ogni porto ed effettuare prenotazioni direttamente online/dall’app.

Unitamente alle informazioni sui posti barca (lunghezza, pescaggio, costo, ecc), l’armatore può visualizzare tutte le attività locali, circostanti il porto, che offrono beni o servizi (negozi per shopping, ristoranti e bar, hotel, cinema e quant’altro. L’armatore avrà anche accesso alla lista di attività utili per la manutenzione della propria imbarcazione (cantieri di refitting, artigiani, assistenze autorizzate, ecc.). I porti disporranno di una dashboard dalla quale tenere sotto controllo la situazione dei posti barca gestiti, con uno spazio dedicato alla gestione delle prenotazioni e richieste degli armatori. Le attività locali potranno registrarsi alla piattaforma per pubblicare delle offerte personalizzate rivolte agli armatori.

Descrizione team: Giacomo Lagostena: 25 anni, laureando in Economia e Gestione Aziendale presso Università Cattolica di Milano, co-fondatore e CFO di TackPay (startup), Venditore presso Grand Soleil Yachts; Matteo Tranchida: 26 anni, laureato in Economia e Commercio presso Università di Genova, Master in Blockchain, Co-fondatore e CEO di TackPay (startup), consulente aziendale presso This is D; Klaudjo Mecaj: 25 anni, laurea in Economia delle aziende marittime, logistica e dei trasporti, laureando magistrale in Economia e management marittimo e portuale.

 

Smart Electic Yacht – Il progetto Smart Electric Yacht nasce dalla voglia di rendere le imbarcazioni il meno inquinanti possibile, con un altissimo livello di rendimento globale degli impianti installati a bordo, senza rinunciare a comfort, prestazioni e abitudini riconducibili a questa tipologia di prodotto. Il SEYacht è studiato per minimizzare l’esborso economico ed energetico nel pieno rispetto dell’ambiente.

Il team Smart Electric Yacht è composto da 4 risorse totali con un’ età media sotto i 30 anni: in organico ci sono 2 designer navali, un ingegnere navale, un responsabile del progetto con oltre 10 anni di navigazione con mansioni di macchine ed impianti di bordo.

 

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