Francesco di Cesare (Risposte Turismo): prepararsi ad affrontare adeguatamente navi e crocieristi

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VENEZIA – Sempre secondo le stime di Risposte Turismo, i clienti crocieristi a livello globale sono crollati a 3,6 milioni (-50% rispetto al 2020, anno in cui si era navigato a pieno regime nei primi mesi dell’anno, e -88% rispetto all’anno record 2019, in cui i crocieristi sfiorarono i 30 milioni nel mondo).

Ora ci si attende un 2022 in forte crescita, con quasi tutte le compagnie tornate attive e supportata dalle consegne di nuove navi: tra il 2022 e il 2027 verranno varate 78 nuove navi per 180.000 posti letto in più.

La classifica dei porti mediterranei per traffico passeggeri vede affiancate nel 2021 al primo posto Barcellona e Civitavecchia (rispettivamente 520.000 e 519.060 passeggeri, con +156% e +151% sul 2020). Al terzo posto Genova (+218% sul 2020), seguita da Marsiglia (351.000 passeggeri) e Palma de Mallorca (344.000). Anche quest’anno la classifica nei primi 20 posti vede l’inclusione di 9 porti italiani, contro i 4 spagnoli e i 5 greci.

Come già osservato anche nel 2021 la Liguria si è confermata prima regione per quota di passeggeri movimentati a livello regionale, distaccandosi dal Lazio. Perché se è vero che il Lazio ha totalizzato 519.579 passeggeri (+151%) con 279 toccate nave (+224%), è anche vero che la Liguria ne ha movimentati più di 700.000 (169%) con 280 accosti (191%). Il terzo posto è della Sicilia, con quasi 370.000 passeggeri (+271%) e 287 toccate nave (+348%). Il Veneto, che nel 2019 era in terza posizione, scende invece alle ultime posizioni. La concentrazione di traffico resta alle prime tre regioni che detengono il 61% del totale e le prime cinque l’83%.

Tornando a Genova, il suo porto ha visto il maggior numero di crocieristi in operazioni di imbarco-sbarco (228.279), seguito da Civitavecchia (179.621 imbarchi-sbarchi) e Bari (109.630). Questi rimi tre porti in classifica hanno quindi concentrato il 53% delle operazioni di imbarco-sbarco, mentre i primi 5 (includendo anche Trieste e Savona) arrivano al 73%.

Sono 6 i porti che registrano più imbarchi/barchi che transiti. Venezia mantiene il primo posto nella percentuale di passeggeri imbarcati-sbarcati rispetto al totale (84,7%) pur a fronte nel 2021 di valori assoluti molto contenuti.

Sui crocieristi in transito, Civitavecchia mantiene il primo posto con 339.439 passeggeri, seguita da Napoli (189.065) e da Genova (188.107). Al riguardo e proprio il rapporto tra storici homeport e porti crocieristici di transito – rileva il Report – ha visto nel biennio 2020 e 2021 alcune novità generate dalla possibilità di imbarcarsi e sbarcare in un maggior numero di porti così da facilitare la clientela nel ridurre gli spostamenti.

“Al di là dell’incidenza di fattori esogeni, i volumi di traffico ed economici, quello che oggi conta – conclude Francesco di Cesare, presidente di Risposte Turismo  – è di prepararsi ad affrontare adeguatamente il passaggio di navi e passeggeri quando torneranno, cosa che certamente accadrà, ai volumi pre-pandemia. Sarà l’occasione per farlo con strumenti diversi, con un’attenzione diversa ad una serie di variabili oggi centrali negli equilibri socio-economici (dagli impatti ambientali alla crescita sostenibile alla felice coabitazione di residenti e turisti nelle destinazioni, ed altro ancora), per segnare un cambio di passo rispetto al passato provando a trarre quantomeno un vantaggio dagli episodi negativi che hanno messo in difficoltà il comparto crocieristico e, più in generale, l’industria turistica mondiale”.

Nella foto in alto sopra il titolo il Presidente Francesco di Stefano in quella qui sopra Anthony La Salandra direttore

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