Il prestigioso Premio Niaf – National Italian American Foundation – è stato assegnato quest’anno a Giuseppe Bono, amministratore delegato del Gruppo Fincantieri.
La cerimonia si svolgerà domani sera a Washington alla presenza del ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti.
La Niaf è l’associazione culturale statunitense che è stata fondata nel 1975 con lo scopo di promuovere la storia, la lingua e la cultura dell’Italia negli Stati Uniti e di fare da punto di riferimento per i venti milioni di statunitensi che vantano origini italiane.
Il riconoscimento a Giuseppe Bono è salutato come un tributo al manager che ha reso Fincantieri uno dei principali player industriali al mondo, con una presenza importantissima negli Usa, dove l’azienda ha acquisito i Cantieri di Marinette nella regione dei Grandi Laghi e si è aggiudicata la costruzione delle nuove fregate per la US Navy, un programma del valore di 5,5 miliardi di dollari, con ricadute positive anche in Italia, che si aggiunge al programma LCS già presidiato da Fincantieri.
Ma è anche un tributo al sistema-Paese che, accompagnato dal ministro Giorgetti nella missione Usa, può far risaltare grazie a Fincantieri il valore del suo apparato industriale, privilegiando con l’occasione i positivi scambi e rapporti economici con il partner americano strategico per l’Italia.
La notizia della serata di gala della Niaf a Washington coincide peraltro con la settimana, questa, nella quale è stata celebrata anche la cerimonia topping out per l’edificio 34, un edificio enorme che chiamato a supportare la produzione delle fregate di classe Constellation #USNavy.
Sì perché ”l’edificio 34” era ed è “la pietra angolare del processo di costruzione che produrrà la fregata più avanzata che il mondo abbia mai visto – ha detto Mike Galecki – con il programma CONSTELLATION Class Frigate della Marina degli Stati Uniti”.
Questa nuovissima struttura a doppia baia di 180.000 piedi quadrati potrebbe contenere due campi da calcio di dimensioni regolamentari ed è completamente climatizzata, il che consente ai costruttori navali di eseguire il loro lavoro, preciso e al chiuso, per tutto l’anno.
La costruzione della grande struttura è stato salutato anche come “importante pietra miliare in un programma che sarà un punto di svolta per la nostra azienda e la nostra comunità”, ha detto infine Mark Vandroff, CEO di FMM.
