Fedespedi: valorizzare gli intermediari doganali e il know-how delle imprese

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Milano – Il Convegno Doganale di Fedespedi su “La proposta di Riforma del Codice Doganale dell’Unione” è stato l’occasione per mettere a fuoco le principali sfide che oggi caratterizzano l’Unione Doganale nella più ambiziosa Riforma dalla sua istituzione nel 1968.

I lavori sono stati aperti dal padrone di casa Vicepresidente con delega ai rapporti con l’Agenzia delle Dogane
Domenico de Crescenzo insieme agli interventi della Dott.ssa Maria Preiti (Direzione regionale Lombardia ADM), dal
Dott. Giuliano Ceccardi Vicepresidente del Consiglio Nazionale degli Spedizionieri Doganali), dalla Dott.ssa Laura De
Santis (Presidente del Consiglio Nazionale degli Spedizionieri Doganali di Milano). “Il Convegno di oggi – come
evidenziato dal Vicepresidente di Fedespedi Domenico de Crescenzo – evidenzia il ruolo centrale della competenza
doganale per l’attività delle imprese di spedizioni, una competenza strategica a supporto del commercio internazionale
da valorizzare e potenziare nel quadro della nuova riforma del Codice.”

Gli europarlamentari Campomenosi e Fidanza: tempi ristretti per l’analisi dei 265 articoli. La votazione prevista già nella primavera 2024.

Tra i relatori del Convegno anche gli europarlamentari italiani coinvolti nel dossier della Riforma del Codice, gli On.
Marco Campomenosi e Carlo Fidanza che hanno evidenziato la ristrettezza dei tempi per l’analisi di questo articolato
testo (265 articoli), di cui è prevista la votazione nella primavera del 2024, e la disponibilità a raccogliere contributi e
osservazioni sulla proposta dall’Agenzia delle Dogane e dalle rappresentanze associative di settore. L’On. Campomenosi ha tenuto a sottolineare l’occasione che la Riforma del CDU rappresenta in termini di raggiungimento dell’obiettivo di uniformità e armonizzazione nella gestione dei rischi, delle crisi e delle sanzioni e del ruolo che l’autorità doganale europea e le autorità degli Stati Membri possono giocare per la competitività dell’Unione e dei Paesi UE anche grazie alla valorizzazione dei dati di cui disporrà il nuovo Data Hub europeo. L’On. Fidanza, ha, invece posto l’accento sull’importanza di arrivare a una Riforma del CDU che sia strumento per la crescita degli Stati Membri limitando nuovi oneri amministrativi a carico degli stessi.

Il nuovo Centro doganale digitale, raccolti i dati forniti dalle imprese, assicurrerà alle autorità una visione d’insieme della supply chain e della circolazione delle merci.

Numerose le novità previste nella proposta di Riforma e ben illustrate dai relatori del Convegno, Prof. Enrico Perticone
(Consiglio Nazionale Spedizionieri Doganali), Avv. Sara Armella (ICC-Italia), Dott. Filippo Mancuso (Assonime) e
Dott.ssa Paola Paliano (Agenzia delle Dogane): un’Autorità Doganale Europea, motore del nuovo sistema che
migliorerà con il tempo l’approccio dell’Unione alla gestione dei rischi e ai controlli doganali; il nuovo centro doganale
digitale che raccoglierà i dati forniti dalle imprese, assicurando alle autorità competenti una visione d’insieme della
supply chain e della circolazione delle merci e permetterà agli operatori commerciali di interagire nell’ambito di un
unico ecosistema doganale; gli operatori Trust & Check che rafforzeranno il programma già esistente di operatori
economici autorizzati (AEO); nuove modalità per l’e-commerce previste al fine di garantire che le merci vendute online
nell’Ue rispettino le regole di qualità e sicurezza previste per tutte le tipologie di merce. Attenzione particolare per il
tema della rappresentanza doganale. Il Presidente della Commissione Doganale di CLECAT (la rappresentanza
europea dei freight forwarders) Dimitri Serafimoff, ha sottolineato, infatti, i rischi connessi a un potenziale aggravio
delle responsabilità per il rappresentante indiretto che nella proposta di Riforma sarebbe chiamato a rispondere della
conformità delle merci anche sotto il profilo non fiscale.

Un focus sull’impatto della riforma del CDU sull’operatività delle autorità doganali nazionali è stato presentato,
invece, dalla Dott.ssa Antonella Bianchi che ha evidenziato come la proposta punti alla semplificazione e
all’uniformità dei processi doganali con risparmio di costi per le imprese e le autorità doganali, all’introduzione della
gestione dei rischi a livello dell’Ue, al miglioramento delle capacità delle autorità doganali di riscuotere le entrate
doganali e fiscali e a ridurre le frodi nel settore del commercio elettronico.
Ulteriore novità saranno, infine, introdotte in materia di sanzioni, con l’obiettivo di assicurare un’uniforme
applicazione tra gli Stati membri di disposizioni contro le violazioni della normativa doganale e per evitare una
distorsione della concorrenza. Da sottolineare che al progetto di Riforma del Codice si affianca la Legge Delega di
Riforma Fiscale 9 agosto 2023 n. 111, che prevede un importante revisione del sistema sanzionatorio al fine di
garantire che siano rispettati i principi unionali che prevedono sanzioni effettive, proporzionate e dissuasive.

La consegna dei certificati del “Corso per Responsabili delle questioni doganali” di Fedespedi.

I lavori si sono chiusi con la consegna dei certificati dei corsisti della settima edizione del “Corso per Responsabili delle
questioni doganali” di Fedespedi – promosso in collaborazione con le Associazioni Territoriali ABSEA, ACCSEA, Alsea
Milano, Alsea Como, Amsea, Apsaci, Asea, ASPT Astra FVG, AssoTosca, Spedimar e Spediporto. “Il Convegno tenutosi oggi – ha sottolineato il Presidente di Fedespedi, Alessandro Pitto in chiusura dei lavori – è un Convegno sul futuro, senza perdere di vista il passato per far fronte, nel migliore dei modi, alle sfide che la realtà del commercio internazionale ci pone. Siamo, dunque, a sottolineare il ruolo centrale e il know-how assunto dagli AEO in questo scenario, patrimonio che, anche a fronte della proposta di Riforma del Codice Doganale dell’Unione, va tutelato. Siamo, dunque, soddisfatti di consegnare oggi i diplomi ai 33 corsisti dell’edizione 2023 del Corso per Responsabili delle Questioni Doganali che si aggiungono ai 197 corsisti accreditati nelle passate edizioni del Corso che la Federazione organizza ogni anno con le Associazioni Territoriali.”

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