Atene – Era conosciuto come Aris ma si chiamava El Burai, 70 anni, egiziano, l’ex dipendente dell’azienda che lo aveva licenziato della compagnia di navigazione “European Navigation” di proprietà della famiglia Karnesi, nella cui sede ad Atene ha ucciso a colpi di fucile tre persone prima di spararsi.
Le tre vittime sono la sorella dell’armatore Spyros Karnesi, Maria Karnesi, l’amministratore delegato della compagnia, Antonis Vlasakis, sposato con un’altra sorella dell’armatore e l’ex capitano e impiegato dell’ufficio contabilità, Ilias Koukoularis.
El Burai, che era stato per anni custode della casa della famiglia Karnesi a Petaliou, è entrato nei locali dell’azienda dal parcheggio, poiché, nonostante fosse stato licenziato, aveva ancora il diritto di accesso. Entrando, ha detto che sarebbe andato a fare le pulizie. È salito prima al mezzanino dove ha sparato a due persone e poi si è fermato al secondo piano dove ha aperto il fuoco contro la terza vittima. L’assassino è stato poi trovato morto nel seminterrato dell’edificio.
La mattanza è avvenuta a Glyfada che è stata isolata dalla polizia intervenuta in forze. Una squadra è poi subito entrata nell’edificio dove ha trovato i cadaveri. L’uomo che prima di essere licenziato era un capo squadre dell’azienda, la European Navigation, potrebbe aver agito per disperazione o per vendetta.
Un dipendente dell’azienda sopravvissuto ha raccontato ai giornalisti il momento dell’attacco: “Ho sentito gli spari, ho sentito i primi due. Mi sono diretto verso le scale per vedere cosa stava succedendo. Ho visto due ragazzi scendere che mi hanno detto: ‘C’è Aris con una pistola, sta sparando’. Poi mi sono precipitato fuori, verso il giardino, e sono uscito dalla porta sul retro del garage”.