Golfo di Guinea – La portacontainer MSC Marta e la fregata Marceglia della Marina Militare sono state impegnate in un’altra esercitazione anti pirateria nel Golfo di Guinea.
Si è trattato della simulazione di un attacco e delle conseguenti azioni di reazione della nave militare italiana. L’attività si è svolta in collaborazione fra la Marina Militare, la MSC e Assarmatori.
L’esercitazione rientra nel contesto delle attività condotte periodicamente dalla Marina Militare in supporto alle compagnie di armatori e finalizzate alla sicurezza marittima, ancor più rilevante per coloro che operano in contesti particolarmente a rischio. Nel Golfo di Guinea il fenomeno della pirateria è presente da tempo, tuttavia nell’ultimo periodo il livello di sicurezza, anche grazie a queste operazioni, si è notevolmente innalzato.
Nave Marceglia ha ricevuto un segnale di allarme che comunicava il tentativo di presa di controllo della MSC Marta da parte di un gruppo di pirati; a quel punto ha serrato le distanze con la portacontainer e ha inviato a bordo, tramite elicottero, un team di specialisti della Brigata Marina San Marco. L’azione ha permesso di sventare l’attacco, consentendo la ripresa delle normali operazioni commerciali.
“Si tratta di esercitazioni che si svolgono ormai regolarmente – spiega Assarmatori – e che rivestono una grande importanza per la tutela degli equipaggi delle navi italiane e del carico su rotte a rischio, oltre a confermare l’elevato livello di coordinamento raggiunto fra CINCNAV (Comando in Capo della Squadra Navale con sede a Roma), Assarmatori e le compagnie di navigazione che operano nell’area”.
“Determinanti sono l’addestramento degli equipaggi e il ruolo svolto dalla Marina Militare italiana, prezioso e insostituibile a protezione anzitutto delle vite umane. Il Golfo di Guinea è una delle aree ritenute più ‘calde’ sotto questo punto di vista, ma anche grazie a questo tipo di attività e alla costante presenza e sorveglianza di queste acque il numero di attacchi negli ultimi mesi è sensibilmente calato”.
“Questo non deve far abbassare la guardia. La collaborazione fra la Marina Militare e la Marina Mercantile è un presidio di sicurezza irrinunciabile come dimostrano i risultati”.