LA SPEZIA – Vedere al varco doganale sempre più spesso bisarche a due piani, camion specifici per il trasporto di autoveicoli, non è usuale per il Porto della Spezia per cui succedendo sempre più spesso non poteva non sollecitare la curiosità.
di Enzo Millepiedi
Una prima, una seconda volta e una terza e così via. Che cosa ci fanno le bisarche al varco doganale in uscita dal Porto della Spezia, che non rientrano nell’usuale dello scalo, come succede storicamente per esempio a Livorno dove esistono enormi piazzali per un traffico strutturato?
E’ così che siamo andare scoprire il perché di questo flusso non costante ma sempre meno episodico che arriva dal porto.
A spiegare la novità è stato il sempre disponibilissimo Leonardo Romeo, figura storica dello scalo spezzino, oggi amministratore delegato della società Eagles Service, alla quale è stato affidata anche la movimentazione di questa linea di traffico.
Una linea che porta le automobili in importazione dalla Cina e che, come si sa, hanno cominciato ad affluire in Europa, utilizzando sempre di più i terminal italiani.
E se è che il Porto della Spezia non è tra i terminal, anche qui storicamente, usati per l’importazione di automobili è stato recentemente scelto per questo tipo di merce che arriva in container per motivi di efficienza.
Sì, perché – spiega Romeo – arrivando al Porto della Spezia si ottengono due risultati: quello di evitare blocchi di attesa e di capacità delle banchine di altri porti e quello di velocizzare gli sbarchi e il trasbordo delle automobili in importazione.
Anche la linea delle automobili, aggiungiamo noi, ha insomma concorso a ottenere il riconoscimento dell’index Lsci per aver registrato la percentuale di crescita migliore nel fornire servizi di qualità ai clienti.
Leonardo Romeo, da parte sua, insiste nella soddisfazione di una organizzazione in grado di rivelarsi al massimo della efficienza sia per la qualità del servizio sia per la sua tempestività nelle operazioni di sbarco delle automobili da parte dei dipendenti della Eagles Service nella quale sono stati reintegrati tutti superato il periodo di crisi e in funzione di una ripresa che, sia pure graduale, si prospetta da qualche mese.
Ultima domanda a Leonardo Romeo che ha recentemente rilasciato una intervista pubblicata nella serie del Propeller e riprodotta anche da questa testata: che valenza può avere una linea per l’importazione di automobili dalla Cina che è in crescita addirittura esponenziale? “Per noi sicuramente interessante proprio per la nostra garantita efficienza”.