Milano – L ‘amministrazione straordinaria di Tirrenia ha depositato nella cancelleria del Tribunale fallimentare poco prima della scadenza dei termini, fissata come si ricorderà al 31 marzo, il parere positivo alla proposta di concordato preventivo presentata da Moby-Cin.
Nella proposta è contenuto l’accordo sulla ristrutturazione del debito che Cin ha nei confronti dell’ex Tirrenia alla quale la Compagnia italiana di navigazione dovrà versare 82 milioni di euro. Sull’intesa dovrà pronunciarsi il Ministero delle Infrastrutture (Mise) mentre va ricordato che alla proposta avevano già dato il loro assenso banche e bondholders creditori di Moby.
A sbloccare la situazione di impasse era stato Aponte che con Onorato aveva concordato l’aumento di capitale in Moby da parte del gruppo MSC finalizzato a saldare Tirrenia al fine proprio di risanare Moby e salvaguardare i suoi seimila lavoratori.
Da quell’accordo tra Msc e Moby si è giunti all’accordo sulla ristrutturazione del debito a’saldo e stralcio’ ora alla firma del Mise.
Le prossime udienze davanti al Tribunale fallimentare si terranno il 20 e 27 giugno dopodiché saranno i giudici a decidere.
Un altro effetto di questa evoluzione della vicenda economico-giudiziaria dovrebbe essere la chiusura dell’inchiesta per bancarotta, coordinata dal Pm Roberto Fontana, nei confronti di Vincenzo e del figlio Achille Onorato.