Roma – La spezia – L’attuazione delle misure previste dalla direttiva sulle emissione di gas a effetto serra ETS (Emission Trading Scheme) così come è articolata, rischia di rendere più conveniente per i vettori marittimi, utilizzare porti extraeuropei piuttosto che europei, con effetti negativi anche per scali nazionali come quello di Gioia Tauro.
Il complesso calcolo di tassazione applicato, rischia non solo di penalizzare il traffico transhipment nei porti nazionali, ma anche di perdere il presidio delle emissioni che il dispositivo si propone di contrastare.
Queste le considerazioni dell’onorevole Maria Grazia Frijia che per questo, assieme ai colleghi del Gruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Trasporti della Camera, ha portato in question time una interrogazione al Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti per capire se quali iniziative di competenza intenda adottare, a livello nazionale ed europeo, per giungere ad una revisione tempestiva del sistema ETS e scongiurare danni al nostro sistema marittimo/portuale.
Prosegue Frijia: ”Nella sua risposta, il MIT ribadisce massima attenzione al problema; sono infatti allo studio modifiche dei fattori di calcolo della tassazione previsti dall’ETS, pensato con l’obiettivo di superare possibili distorsioni del mercato e fermare un altrimenti inevitabile blocco degli investimenti infrastrutturali dei terminal transhipment Italiani e Europei.
E conclude: “Proseguiremo a seguire questa iniziativa anche presso il Parlamento Europeo e il Consiglio dove continueremo a tutelare imprese e lavoratori italiani.”