Roma – Questi ultimi giorni del 2021 saranno ricordati dal mondo dei porti, dei trasporti e della logistica, tra l’altro, per un provvedimento atteso da anni: il regolamento di attuazione dello Sportello Unico Doganale.
di Enzo Millepiedi
I commenti, ovviamente positivi e speranzosi che si faccia finalmente in fretta ad inserirlo nel sistema Italia, non potevano far dimenticare l’arretratezza patita per anni e anni dagli operatori costretti a sobbarcarsi, a differenza degli altri Paesi, non solo europei, di defatiganti e costosi adempimenti amministrativi sul cui numero semmai ci sono divergenze da pallottoliere da tanti che sono con difficoltà addirittura di censirli. E con handicap innaturali nei confronti dei concorrenti, compresi i tempi extra commerciali allungati a dismisura.
Resta comunque la promessa del ministro Enrico Giovannini risuonata nei porti e negli aeroporti: “Lo Sportello Unico Doganale e dei Controlli favorirà l’intera filiera del trasporto delle merci, dai produttori agli autotrasportatori, assicurando il dialogo telematico e il coordinamento tra le amministrazioni e gli organi dello Stato e gli operatori economici interessati”.
Nella foto la verifica contemporanea e nello stesso luogo di container nel Centro Unico Servizi nell’area del retro porto di Santo Stefano Magra gestita dalla società La Spezia Port Service.
Dichiarazione resa, lo ricordiamo, dal titolare del dicastero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, in concomitanza del provvedimento di attuazione dello Sportello Unico Doganale e dei Controlli (il Sudoco), che attua una delle riforme (la cui legge risale a diciotto anni fa) previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e che come detto dovrà davvero semplificare, velocizzare e rendere trasparenti le procedure per i controlli delle merci in entrata e in uscita dall’Italia, aumentando quindi la competitività della rete logistica nazionale nei porti e negli aeroporti.
Il regolamento per il funzionamento dello Sportello Unico Doganale – lo rammentiamo – è contenuto nel decreto del Presidente della Repubblica approvato dal Consiglio dei ministri il 23 dicembre e diventerà operativo dopo la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
Ma di che cosa si tratta, assumendo le sembianze dell’uovo di Colombo? Lo Sportello Unico Dogale estende la sua competenza a tutti i controlli relativi all’entrata e all’uscita delle merci, favorendo in questo modo l’adeguamento del sistema nazionale alle raccomandazioni emanate a livello internazionale che prevedono la trasmissione delle informazioni da parte degli operatori una sola volta (principio del ‘once only’) attraverso un’interfaccia unica (single window) e la necessità di eseguire i controlli contemporaneamente e nello stesso luogo.
Il portale Sudoco offre in sintesi a tutti gli operatori economici un’interfaccia unica per l’attivazione dei procedimenti e dei controlli necessari all’entrata e all’uscita delle merci nel e dal territorio nazionale, la tracciabilità dello stato di avanzamento dei controlli e la verifica dell’avvenuta conclusione dei procedimenti.
In questo nuovo sistema l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli assume il ruolo centrale di coordinamento dei procedimenti e dei controlli attraverso il portale, che diventa lo strumento per assicurare l’interoperabilità tra amministrazioni e organi dello Stato.
Attraverso il portale gli operatori avviano le procedure per le formalità doganali e le amministrazioni interessate provvedono al rilascio di certificazioni, autorizzazioni e licenze grazie proprio a quella che è definita la interoperabilità tra i sistemi.
Così gli operatori possono consultare in tempo reale sul portale lo stato di avanzamento delle procedure fino alla loro conclusione, con il vantaggio di non poco conto che non dovranno presentare nessuna documentazione all’Ufficio doganale. I controlli inoltre saranno effettuati contestualmente alla presentazione della merce e – fatto assai rilevante – nello stesso luogo.
Ulteriori misure di semplificazione amministrativa potranno essere introdotte per agevolare le imprese che operano nelle Zone economiche speciali (Zes) e nelle Zone logistiche semplificate (Zls).
“Le Autorità di sistema portuale e le società di gestione aeroportuale – chiarisce lo stesso Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili – forniranno a titolo gratuito, ove necessario, il supporto logistico e infrastrutturale per agevolare il traffico delle merci e per lo svolgimento dei compiti dello Sportello Unico Dogale e dei Controlli”.
Come già scritto in questa testata si può prendere visione di un esempio concreto (con i relativi vantaggi) nel Centro Unico che, primo e ancora unico in Italia, è attivo da oltre un anno nel retroporto (dello scalo spezzino) di Santo Stefano Magra. Centro che, grazie alla collaborazione unita alla lungimiranza intelligenze dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli, dell’Autorità di Sistema portuale del Mar Ligure Orientale e della Comunità portuale spezzina da sempre attenta alla collaborazione per le innovazioni, ha fatto da pioniere. Suscitando in ciò le attenzioni nazionali e internazionali di operatori ma anche di studiosi e di studenti venuti nell’ultimo anno a lezione sul campo.