LE GRAZIE – Una passione per la storia del golfo, una devozione verso Ubaldo Mazzini, la consapevolezza che puntando sulle nuove generazioni si può salvare la memoria identitaria e vestirla di idee e progetti per favorirne la divulgazione.
Un mix di valori incarnato da Diego Borri, 28 anni, ideatore e finanziatore del premio borsa di studio intitolato a Ubaldo Mazzini alla migliore tesi di laurea dedicata al golfo.
La tesi vincitrice del premio a Giulia Porretta (nella foto con il Presidente del Consiglio regionale della Liguria Gianmarco Medusei) è intitolata: ’Metodi e strumenti integrati al Bim per l’analisi urbanistica e storica delle città. Il caso studio della Spezia’.
Si tratta di un’indagine sulla storia spezzina attraverso la ricostruzione delle stratificazioni della città dal Quattrocento a oggi.
L’idea innovativa consiste nell’utilizzo della realtà aumentata per camminare per le vie cittadine come avviene nei videogiochi e poter vedere gli edifici del passato (a supportare Giulia Porretta nella creazione dell’elaborato è stata la società Fabricalab).
Le altre tesi, che sono state esposte durante nel corso di una mattinata dedicata ai partecipanti e costruita con la modalità dei dialoghi-intervista, erano di Alberto Procaccini – ’Sulle spalle dei ciclopi. Un museo diffuso per il Faro di San Venerio, Isola del Tino’ – e di Ioanna Adrakta e Francesca Stanchi – ’Le fortificazioni militari dell’Isola Palmaria: restauro e valorizzazione del complesso di Cala Fornace’ –.
La commissione era composta da Eliana Vecchi, presidente della sezione lunense dell’Istituto internazionale di studi liguri, Carlo Raggi, presidente della società ’Dante Alighieri’ e membro del Crif, Bruna La Sorda, archivista vicepresidente Anai e membro del consiglio direttivo della Sezione Lunense, Enrica Salvatori, docente di storia medievale all’università di Pisa e presidente della Società storica spezzina, e Stefano Danese, socio fondatore della Pro Loco del Golfo e esperto di storia militare locale, autore di decine di pubblicazioni, diverse realizzate in collaborazione con l’ammiraglio Silvano Benedetti, presidente della Pro Loco.
Hanno preso parte della manifestazione Sergio Cozzani, vicepresidente dell’Accademia lunigianese di scienze ’Giovanni Capellini’, Andrea Borlenghi, proprietario della Capitolare Suite Tower di Porto Venere e Francesco Ferrari, studente di giurisprudenza e fondatore della sezione universitaria Luiss di un’associazione internazionale sull’aerospaziale.
Da Borlenghi un annuncio e una promessa: la realizzazione di un’app georeferenziata che permetta al turista di assumere sul campo e in diretta le notizie di cui ha interesse sui valori storico/culturali del luogo visitato nel golfo. Ha stabilito contatti col Cantiere della Memoria, che già conosce, per ricomprenderlo nel censimento. Intanto Diego Borri, col nostro gioco di sponda, prosegue le ricerche sulle Grazie che lo hanno già portato ad intervistare Carla Ferro e fare tesoro della sua memoria rilanciandola sulla pagina Facebook Robe de speza che cura.