Nelle trenta righe attorno al mondo (dello shipping) facciamo tappa in Egitto, Russia, Turchia, Cina e Stati Uniti.
Un nuovo record storico per il Canale di Suez
Il Cairo – Nuovo record storico del Canale di Suez che in un giorno ha contato 94 navi in transitano con un carico netto di 5 milioni di tonnellate. Il presidente dell’Autorità del Canale di Suez Osama Rabia si è limitato a spiegare che “l’aumento del traffico è dovuto alla posizione strategica del Canale di Suez come hub marittimo, un fatto che riduce la velocità dei viaggi e aumenta la loro sicurezza”. Il record degli incassi risale ad agosto per 744,8 milioni di dollari. Si ricorda anche che a settembre l’Autorità ha annunciato un aumento del pedaggio del 15% nel 2023 per cui si stima le entrate annuali aumenteranno di 700 milioni di dollari.
Sanzioni, Mosca cerca navi per esportare petrolio
Mosca – Dopo le incombenti sanzioni dell’Unione Europea la Russia potrebbe avere bisogno di espandere la sua flotta mercantile anche perché esportazioni di carburante marittimo sono tornate ai livelli pre-pandemia, nonostante l’ottavo pacchetto di sanzioni. Anche perché, proprio per l’inasprimento delle sanzioni, secondo un’analisi di Gibson, più di 200 petroliere potrebbero abbandonare il commercio con Mosca prima del 5 dicembre, quando appunto entrerà in vigore l’embargo sul petrolio russo. La sua flotta è ritenuta infatti inadeguata a far fronte alle esportazioni.
Profitti: triangolazioni turche per il petrolio russo?
Istambul – Nel frattempo a fare affari è la Turchia sempre più in pole per diventare una corsia preferenziale, aggirando le sanzioni, per le esportazioni di petrolio russo verso l’Unione Europea. L’ipotesi è stata fatta dal Centre for Research on Energy and Clean. La Russia comunque fatica sempre di più a vendere il suo petrolio all’estero. Il Crea, centro studi in Finlandia, ha calcolato che l’incasso per combustibili fossili è calato del 7% rispetto a settembre. In calo i ricavi di tutti i prodotti, ad eccezione del gas naturale liquefatto.
Pechino: il Covid 19 ora frena l’estrazione di carbone
Pechino – Anche la Cina ha visto calare la sua produzione giornaliera di carbone a ottobre per le centinaia di casi di Covid nelle regioni minerarie. A ottobre ha estratto 370,09 milioni di tonnellate di carbone, il livello più basso da maggio. Con l’aumento dei casi di Covid-19 a ottobre, le autorità hanno costretto i proprietari di miniere a ridurre la produzione.
Quando troppo, quando poco: Porto di Los Angeles in calo
Los Angeles –Dal collo di bottiglia per le navi costrette a lunghe attese per scaricare a un meno 25% della movimentazione registrata a ottobre nel porto di Los Angeles. A ottobre lo scalo sul Pacifico ha movimentato 678.429 TEU contro quelli dei primi dieci mesi del 2022 che sono stati 8.542.944 TEU con un calo del 6% rispetto allo stesso periodo del 2021. Inoltre, le importazioni hanno segnato a ottobre un meno 28% rispetto allo stesso mese del 2021 e le esportazioni sono diminuite dell’8,7% negli ultimi dodici mesi.