Cybersicurezza, D’Angelo (Ansi): +15% investimenti, ma va rivoluzionata la prospettiva

Roma – La cybersecurity, anche in Italia, diventa ogni giorno più centrale e la necessità di moltiplicare risorse ed interventi per rafforzare la sicurezza delle nostre reti ha la massima urgenza”.

Così Andrea D’Angelo, presidente dell’associazione datoriale Ansi – Logistica integrata. “Stando ad alcuni tra gli ultimi dati a disposizione – prosegue D’Angelo – la portata della questione si può inquadrare attraverso due importanti rilevazioni. Secondo l’Osservatorio Cybersecurity & Data Protection del Politecnico di Milano, nel nostro Paese gli investimenti in questo settore hanno visto un aumento del 15% nel corso del 2024, attestandosi sui 2,48 miliardi di euro. A fronte di ciò, però, il rapporto Clusit 2025 rileva che, sempre nel 2024, gli attacchi informatici gravi in Italia sono cresciuti del 15%”.

“Senza dubbio – commenta il presidente di Ansi – oggi l’argomento è stabilmente in cima all’agenda di imprese, organizzazioni ed Istituzioni. Ma non basta, sul tema della cybersicurezza non possiamo permetterci un ‘pareggio’. Quello che serve adesso non è un semplice aumento delle risorse, ma un cambio di prospettiva che faccia mutare, al tempo stesso, approccio e ordine di priorità. A questa impostazione bisogna poi aggiungere uno sforzo massiccio sulla formazione: a nostro avviso è proprio quest’ultimo fattore, ancor di più rispetto a quello economico, a fare veramente la differenza nella sicurezza informatica”, conclude.

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