Corridoi ed efficienza logistica dei territori nell’ analisi aggiornata di Contship Italia e SRM

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Milano – Contship Italia e SRM hanno realizzato l’attesa Survey (alla sua VII edizione) “Corridoi ed efficienza logistica dei territori” sulle analisi di rilievo per aumentare la competitività della logistica italiana con nuovi topic di indagine e nuovi spunti di riflessione.

Lo studio ha interessato 400 aziende manifatturiere che esportano e/o importano via container localizzate in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto.

Le tre regioni rappresentano circa il 41% del PIL e il 50% dell’import export italiano e una parte importante del proprio commercio avviene via mare (il 28% per la Lombardia, il 33% per il Veneto e il 37% per l’Emilia Romagna).[1]

Lo studio, come da sua natura, ha affrontato dapprima quelli che sono gli “hot topic” della logistica selezionati per questa edizione (AI & Digitalizzazione, Intermodalità e Sostenibilità, Ex Works e Supply Chain Disruption), per poi soffermarsi sulle scelte logistiche delle imprese in termini di corridoi logistici, gestione della logistica e i fattori rilevanti. L’indagine si chiude con un case study sulla logistica del distretto della Meccanica strumentale di Milano e Monza.

Il lavoro include anche la parte dedicata al Quality Logistics Italian Index – QLI2 rivolto a misurare il livello di soddisfazione delle imprese per la logistica.

Le novità di quest’anno

  • Sono state aggiunte 100 imprese logistiche di spedizione – con un’analisi realizzata a parte – al fine di ottenere un punto di vista diverso e complementare rispetto ai temi indagati.
  • L’inserimento di un set di domande sull’Intelligenza Artificiale per comprendere l’approccio delle imprese allo strumento.

I numeri dello studio

L’Intelligenza Artificiale: le imprese stanno iniziando ad investire, ma ci sono ancora incognite che ne limitano lo sviluppo

  • Allo stato attuale, il 19% delle aziende del campione ne sta esplorando l’implementazione (11%) o la sta già implementando (8%).
  • Tra i possibili vantaggi dell’AI, il 35% delle imprese indica un possibile miglioramento nei costi; il 34% nella qualità dei prodotti. Segue un valore aggiunto nel Marketing e delle vendite (per il 24% delle imprese).
  • La tecnologia maggiormente “testata” dalle imprese è la Blockchain (30%). Seguono Automazione e Robotica (18%), sistemi di computer vision (17%) e Big data (17%).

Intermodalità e sostenibilità: la strada preferita come modalità di trasporto in quanto “economicamente” vantaggiosa, il ferro rimane utilizzato da uno zoccolo duro di imprese

  • In media, nel periodo 2019-2024, il 12% del campione ha dichiarato di utilizzare un mix strada-ferro per trasportare la merce nella tratta porto-azienda e viceversa (il resto delle imprese utilizza unicamente il mezzo gommato).
  • A spingere maggiormente le imprese verso il gommato sarebbero i costi inferiori (per il 59% delle imprese); seguono flessibilità nei tempi di consegna (citato dal 21% delle imprese) e affidabilità e sicurezza (scelto dal 20%).
  • Secondo il 66% delle imprese, l’intermodalità potrebbe contribuire in qualche misura al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione stabiliti in ambito UE (per il 29% in modo significativo e per il 37% però solo di poco).
  • Sempre in tema di sostenibilità, il 33% delle imprese sostiene di essersi posta degli obiettivi di decarbonizzazione nella logistica; il 31% tramite l’ottimizzazione dei carichi e il 2% attraverso combustibili alternativi.

La questione Ex Works: è ancora una roccaforte da abbattere, ma le imprese iniziano a valutare alternative contrattuali

  • Mediamente, nel periodo 2019-2024 il 58% delle imprese ha utilizzato prevalentemente la clausola Ex Works nelle operazioni di vendita all’estero.
  • Il 46% delle imprese utilizza l’Ex Works per una questione di semplicità logistica, il 22% per la mancanza di esperienza nel gestire la logistica e il 19% perché è una scelta dei clienti esteri.
  • Tuttavia, il 67% delle aziende è disposto a valutare alternative all’Ex Works: il 41% dietro una consulenza specializzata e il 19% dopo un’analisi dettagliata dei costi-benefici.
  • Il 65% delle aziende valuta rilevante il rischio di perdita di controllo nella consegna a causa dell’Ex Works. Di fatto è emersa una contraddizione.

Disruption: non tutti ne hanno accusato il colpo e non c’è una strategia di risposta dominante

  • Il 47% delle imprese dichiara di non aver subito alcun impatto. Tra le aziende che invece hanno accusato il colpo, la quota più significativa (24%) è intervenuta adottando strategie di ripianificazione/adattamento;
  • Per il 14% è stata la diversificazione e l’ampliamento della rete di fornitori la via maestra; un altro 14% ha rafforzato le relazioni con i partner logistici e i fornitori strategici; solo il 6% ha attivato politiche di più lungo periodo come il nearshoring.

Quali sono i più battuti Corridoi logistici in export

  • In export, in media nel periodo 2019-2024, il 12% delle imprese ha scelto un mix di modalità per trasportare la merce dall’azienda al porto (dato in calo rispetto alla media 2019-2023).
  • Genova, con il 47% di imprese utilizzatrici (70% la media 2019-2024), è il porto preferito da un maggior numero di imprese. Seguono La Spezia (29%; 18% la media pluriennale) e Ravenna (28%; 19% la media).
  • Per quanto riguarda la destinazione dell’export via mare, il 43% delle imprese è diretta verso mercati europei, in particolare Regno Unito (21%). Seguono i mercati del Nord America (33%): Stati Uniti (25%) e Canada (13%). Il 13% indirizzano il proprio export nei paesi del vicino o Medio Oriente, in particolare Turchia (8%) ed Emirati Arabi Uniti (4%). Il 12% delle imprese opta per i mercati africani, con l’Egitto in Pole Position. Il Far-East viene scelto dall’8% delle imprese (la Cina dal 5%). Solo il 5% esporta nei Paesi dell’America Latina.

Quali sono i più battuti Corridoi logistici in import

  • La maggioranza delle imprese ha indicato l’Asia tra i principali mercati di approvvigionamento, in modo particolare il Far East (52%). La Cina lo è per il 49% delle imprese, l’India per l’11%. Tra gli altri mercati di fornitura emergono gli Stati Uniti (13%), il Canada (6%) e il Regno Unito (6%).
  • Il porto utilizzato da più imprese è stato Ravenna (53%; 28% la media 2019-2024). Seguono Genova (29%; 66% la media), Venezia (21%; 19% la media) e La Spezia (21%; 13% la media).
  • In media, nel periodo 2019-2024 il 17% delle imprese ha utilizzato un mix strada-ferro per trasportare la merce dal porto all’azienda (dato in calo rispetto al 20% registrato nel periodo 2019-2023).

Nota: Per i porti e i mercati alle imprese è stata data la possibilità di esprimere due preferenze per cui la somma delle percentuali non dà 100%.

Gestione logistica: Le imprese preferiscono dare in outsourcing la logistica ma ne preservano gli aspetti strategici

  • Il numero di imprese che dà la logistica in outsourcing nelle operazioni di export è del 96%. Più precisamente, il 77% delle imprese dichiara di esternalizzare la logistica, ma, allo stesso tempo, preserva il controllo su alcuni aspetti strategici.
  • Discorsi simili valgono nelle operazioni di import, con il 94% delle imprese che dà in outsourcing la logistica. In questo caso l’81% mantiene il controllo sugli aspetti strategici.
  • Nell’esternalizzare la logistica, il 95% delle imprese ricorre prevalentemente agli spedizionieri (61% nella precedente edizione).

Analisi del distretto industriale della Meccanica strumentale di Milano e Monza

Corridoi in export

  • Le aziende scelgono Genova e La Spezia: tutte le imprese (100%) prediligono il mezzo gommato nel trasportare la merce nella tratta azienda-porto. Genova (75%), La Spezia (44%) e Ravenna (25%) i porti utilizzati da un maggior numero di imprese in export. Stati Uniti (38%) e Regno Uniti (31%) i principali mercati di esportazione.

 Corridoi in import

  • Le aziende scelgono Ravenna e Venezia: Il Far East è il principale mercato di approvvigionamento per le imprese del distretto (Cina per l’83% delle imprese). Ravenna (100%) e Venezia (50%) i porti utilizzati da un maggior numero di imprese in import. Tutte le imprese prediligono il mezzo gommato nel trasportare la merce nella tratta porto-azienda.

Gestione logistica

  • Sia in import che in export tutte le imprese esternalizzano la logistica, ma la maggioranza ne preserva il controllo su alcuni aspetti strategici.

La voce delle imprese logistiche

  • Intelligenza Artificiale: un numero inferiore di operatori logistici (3%), rispetto alle imprese manifatturiere (28%), hanno intenzione di investire nell’Intelligenza Artificiale. L’area in cui un numero più cospicuo di imprese logistiche (27%) sta testando la tecnologia IA è quella dell’automazione/robotica.
  • Più operatori logistici (33%), rispetto alle imprese manifatturiere, dichiarano di utilizzare l’intermodale e il 44% sta implementando politiche di sostenibilità (superiore al 33% per le imprese manifatturiere).
  • Per il 60% delle imprese logistiche, la principale motivazione che spinge i clienti manifatturieri italiani ad utilizzare la formula Ex Works nelle operazioni di vendita all’estero è la semplicità del metodo.
  • Corridoi logistici in export: il 28% delle imprese (dato superiore a quello indicato dalle manifatturiere) dichiara di adottare un mix intermodale nel trasportare la merce dai magazzini dei propri clienti al porto di esportazione. Rispetto ai rispondenti manifatturieri, c’è un equilibrio maggiore tra i principali porti più utilizzati in export: Genova (38%), Venezia (36%) e La Spezia (28%). I principali mercati (via mare) sono gli Stati Uniti (23%) e il Canada (19%). Bene anche Argentina (10%), Messico (9%), Grecia (9%), Cina (9%) e Marocco (9%).
  • Corridoi logistici in import: i principali mercati di approvvigionamento (via mare) sono la Cina (49%), gli Stati Uniti (11%), il Canada (11%), il Brasile (9%) e l’Argentina (9%). Rispetto ai rispondenti manifatturieri, c’è un equilibrio maggiore tra i principali porti utilizzati in import: Genova (40%), Venezia (38%), Ravenna (29%) e La Spezia (20%). Circa il 51% delle imprese (più delle manifatturiere) dichiara di adottare un mix intermodale nel trasportare la merce dal porto di importazione ai magazzini dei propri clienti.
  • Gestione logistica: La maggior parte degli operatori si occupa esclusivamente (81%) o prevalentemente (18%) della parte operativa della logistica anziché della parte strategica. Il 34% delle imprese logistiche dichiara che il processo di scambio dei dati con i propri clienti è totalmente (20%) o prevalentemente (14%) digitalizzato, mentre un ulteriore 35% ha digitalizzato il processo, ma ancora in modo non rilevante.

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CONTSHIP è il partner d’eccellenza nell’offerta di servizi integrati di logistica portuale e trasporto intermodale. Il Gruppo è impegnato nel fornire soluzioni integrate e personalizzate per le esigenze logistiche dei nostri clienti, con un punto di forza derivante dalla gestione diretta degli asset. I tratti distintivi dell’offerta logistica comprendono una forte spinta alla digitalizzazione, sostenibilità e all’integrazione verticale dei servizi.

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SRM è il centro studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo specializzato nell’analisi delle dinamiche economiche in una visione europea e mediterranea, oggi punto di riferimento internazionale per le ricerche svolte nell’ambito dell’Osservatorio sull’Economia dei Trasporti Marittimi e la Logistica.

www.sr-m.it

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Nota 1 – Il dato è stato calcolato prendendo in considerazione tutte le categorie settoriali e solo le quattro modalità di trasporto (strada, ferro, mare, aereo). Sono escluse le categorie altro/non dichiarato.

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