LA SPEZIA – Dell’accordo tra la Lsct-Contship e l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale firmato il 29 luglio del 2021 e rivisitato oggi, 29 luglio 2022, dopo l’aggiornamento che ha portato alla stesura definitiva, abbiamo scritto indicandone la sintesi dei ufficiale contenuti.
di Enzo Millepiedi
Sintesi che non poteva contenere, ovviamente, quel senso di soddisfazione che si respirava nell’Auditorium dell’ Autorità Portuale dove la parola storico è stata più volte evocata per qualificare il patto tra pubblico e privato chiamato a disegnare non solo lo sviluppo del porto ma anche il futuro dell’economia del mare della città e della provincia.
Insieme a storico infatti l’altro aggettivo più speso oggi è stato quello di futuro. Con l’invito a tutti – in particolare da Cecilia Battistello che si è più volte commossa -a voltare pagina per costruire oggi, nel quale stiamo vivendo un tempo di gravi incertezze, ciò che dovrà essere e soprattutto ciò che dovrà avvenire non tanto per noi quanto per il dopo di noi.
Sì, si è emozionata commossa Cecilia Eckelmann Battistello, e lo ha spiegato così: “Sono in questa azienda da cinquant’anni, una azienda alla quale ho dedicato la mia vita, da quando arrivai alla Spezia nel 1973 sul Molo Garibaldi dove c’era una gru ridicola. Cominciammo, da piccoli come una goccia nell’oceano, a lavorare su navi da 80 contenitori e poi da 108 fino ad arrivare, transitando tra una crisi internazionale e un’altra alle navi di oggi da 24.600 contenitori”. Questo per dire che “ogni mattina quando ci svegliamo ci troviamo di fronte alle evoluzioni di un mondo che cambia e in un mondo pieno di incertezze” per cui il passato, che è la nostra storia, dobbiamo lasciarcelo alle spalle per entrare nel futuro, per dare ai giovani che se ne vanno l’opportunità di scegliere un lavoro qui e restare nella loro città”.
Non è stata insomma solo una conferenza sui numeri e sui tempi di attuazione in tempi ragionevolmente stretti dell’accordo ma è stato un incontro nel quale si sono sprigionate le emozioni, quelle – ha fatto eco Alfredo Scalisi, amministratore delegato di Lsct – che sono il valore aggiunto nello scrivere il futuro nella cornice di una sana armonia di intenti e di responsabilità tra pubblico e privato.
E ha completato il quadro il general Manager Walter Cardaci quando ha detto che l’accordo descrive appunto il futuro rendendolo visibile nel risultato di un confronto diretto, non sempre facile ma sempre costruttivo, con l’Autorità Portuale.