Continua l’aumento dei reati informatici ed è la Liguria la regione più a rischio criminalità digitale in rapporto alla popolazione secondo il Report dell’Istituto Tagliacarne

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LA SPEZIA – Al netto dei numeri statistici, assoluti e in percentuale, si è avuta netta la sensazione dell’aumento dei reati informatici soprattutto in prossimità delle feste.

E nonostante la progressiva cautela imparata dagli utenti sono ancora molti a cadere nelle trappole telematiche che provocano danni materiali e psicologici anche rilevanti. E questo sul fronte privato, mentre si sa, la pirateria informatica sta mettendo a dura prova enti e imprese, tanto che quelle marittime per esempio hanno aperto un apposito comitato per studiare queste insidie al pari dell’offensiva messa in campo per contrastare la pirateria moderna che ha come obiettivi le navi, con l’epicentro che si è trasferito dal mare della Somalia al Golfo di Guinea dove sono impegnate a turno unità della Marina Militare Italiana.

Tornando al fenomeno dei reati informatici tentati o commessi a danno degli utenti domestici il fenomeno è stato fotografato e analizzato nel Report sulla situazione italiana, città per città, dell’Istituto Tagliacarne, in base, va ricordato, solo in base alle denunce presentate.

E stando ai dati che riguardano la Liguria si scopre che il bersaglio preferito è Imperia, seguita da Savona e da Genova, con La Spezia la meno bersagliata dalle truffe on line. La Spezia risulta infatti è la 18esima città in Italia per le truffe online, rispetto alle altre città è quella messa meno peggio. Imperia è in testa come detto con 623,5 reati per 100mila abitanti, Savona ne conta 593,8,  Genova 563,7 e La Spezia 524,3 reati sempre ogni 100mila abitanti.

Anche se in rapporto alla popolazione la Liguria risulta la regione più esposta e colpita con 571 reati informatici denunciati ogni 100mila abitanti. Seguono in questa classifica negativa Piemonte (569,1) e Friuli-Venezia Giulia (530,1).

 

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