Il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili di concerto con il Ministero della Difesa ha definito la disciplina per la rimozione delle navi abbandonate nei porti in attuazione di quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2021.
La legge, anche su richiesta della Confetra, ha istituito per tali interventi un Fondo di 2 milioni di euro per l’anno 2021 e di 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023 a favore delle Autorità portuali; di tali importi 1,5 milioni di euro per il 2021 e 3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023 sono stati riservati alle aree portuali militari di Augusta, Taranto e La Spezia (art.1 c.728-732 L.n.178/2020).
Il decreto fornisce la definizione dei vari relitti e stabilisce regole dettagliate che le Autorità portuali devono seguire per effettuare gli interventi e accedere ai finanziamenti; la copertura dei costi sostenuti tramite il Fondo può arrivare fino al 50 per cento. Le Autorità portuali devono presentare la domanda di finanziamento entro il 29 dicembre (60 giorni dall’entrata in vigore del decreto) tramite posta elettronica certificata all’indirizzo dg.tm@pec.mit.gov.it.; la domanda deve essere corredata da apposita documentazione fornita anche dalle Capitanerie di Porto.
La Direzione Generale per la vigilanza sulle Autorità di sistema portuale approverà l’elenco degli interventi ammessi indicando gli importi assegnati; qualora le risorse disponibile risultassero insufficienti le quote assegnate a ciascuna Autorità saranno proporzionalmente ridotte. Le Autorità potranno procedere anche alla vendita delle navi tramite bando pubblico; gli eventuali ricavi realizzati con la vendita devono essere riversati nel Fondo.
Per quanto riguarda i relitti nelle aree portuali militari di Augusta, Taranto e La Spezia, il decreto stabilisce che è responsabilità della Marina Militare notificare alla Direzione Generale l’elenco delle unità abbandonate, compresi i sommergibili, per i quali intenda avviare le attività di affidamento dei servizi di rimozione, sgombero, demolizione e vendita, nonché fornire una descrizione degli interventi previsti e dei costi associati; in questo caso le risorse vengono erogate fino ad esaurimento al Centro di Responsabilità della Marina Militare che effettua la liquidazione delle risorse ottenute.